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Giubileo 2025, rischio epidemia: “Allertare sistema sanitario”, scatta l’allarme rosso

In vista del Giubileo 2025 c’è un rischio di epidemia sanitaria: in arrivo una malattia molto pericolosa

Con il Giubileo 2025 ormai alle porte, Roma si sta preparando ad accogliere milioni di pellegrini da tutto il mondo. Un evento religioso che si prevede attrarrà circa 30 milioni di persone nella capitale italiana, portando con sé un grande afflusso di visitatori, ma anche nuove sfide sanitarie.

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Accanto alle problematiche legate all’ordine pubblico, ai trasporti e all’organizzazione generale, si aggiunge una nuova e preoccupante minaccia: il rischio di epidemie. In particolare, l’attenzione si è concentrata sulla possibilità di contagi da malattie tropicali, tra cui la dengue, una malattia virale che potrebbe minacciare la salute pubblica in vista del Giubileo.

Rischio Dengu: l’allarme lanciato da Bassetti

A mettere in guardia su questo rischio è stato il professore Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie Infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova. In un’intervista con l’Adnkronos Salute, Bassetti ha evidenziato i pericoli legati all’afflusso massiccio di pellegrini, molti dei quali provengono da Paesi del Sud America, zone dove la dengue è endemica. “Questo deve allertare le autorità sanitarie“, ha dichiarato l’esperto, sollecitando un’azione di prevenzione già in anticipo, per evitare possibili focolai di malattia.

La preoccupazione di Bassetti è che l’afflusso massiccio di persone possa comportare un aumento del rischio di trasmissione di malattie, anche se i focolai di dengue non sono stati un fenomeno diffuso in Italia. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare con l’arrivo di pellegrini provenienti da aree ad alto rischio di infezione.

Dobbiamo intervenire con misure precauzionali per evitare che la malattia arrivi a Roma, soprattutto nelle aree più affollate“, ha sottolineato Bassetti, indicando che, se la stagione estiva del 2025 dovesse essere particolarmente calda, sarà necessario iniziare già da maggio a disinfestare le zone sensibili per prevenire la proliferazione delle zanzare.

La Dengue: cos’è e come si trasmette

La dengue è una malattia virale che viene trasmessa principalmente dalle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, quelle comunemente chiamate “zanzare tigre”. Questi insetti sono in grado di diffondere il virus quando pungono una persona infetta e poi trasmettono il patogeno ad altre vittime durante i loro pasti di sangue.

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I sintomi più comuni della dengue includono febbre alta, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e, nei casi più gravi, emorragie e danni agli organi interni. Sebbene la malattia non comporti sempre conseguenze letali, in alcuni casi può risultare molto grave, e i focolai di infezione possono essere difficili da contenere.

Nel caso specifico di Roma, il rischio è legato proprio alla presenza delle zanzare tigre, che ormai si sono adattate al clima della capitale e potrebbero favorire la trasmissione del virus. In effetti, nel Lazio, da gennaio a giugno 2024, si sono registrati 259 casi di infezione da dengue, tutti contratti durante viaggi all’estero. Fortunatamente, nessuno di questi casi ha avuto esiti fatali, ma la preoccupazione resta alta, soprattutto con l’arrivo di una moltitudine di pellegrini provenienti da Paesi tropicali, dove la malattia è più comune.

Le misure preventive da adottare

Il rischio di epidemia da dengue non è un incubo remoto, ma una realtà da prendere seriamente in considerazione. Per questo motivo, Bassetti ha lanciato un appello per sensibilizzare il sistema sanitario e le istituzioni locali a mettere in atto azioni mirate per contrastare la diffusione della malattia.

Come evidenziato, la prevenzione è fondamentale, e un buon punto di partenza sarebbe monitorare attentamente le zone a rischio, intensificando le disinfestazioni nelle aree dove i pellegrini si raduneranno in occasione delle celebrazioni. Ma c’è di più: sarà necessario anche sensibilizzare la popolazione e i turisti su comportamenti corretti, come l’uso di repellenti per zanzare e abbigliamento protettivo.

Bassetti ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di collaborare con le autorità sanitarie per rafforzare i controlli sanitari e predisporre spazi adeguati per il trattamento di eventuali casi sospetti. Non si tratta solo di un problema locale: se non affrontato adeguatamente, il rischio di un’epidemia potrebbe non fermarsi ai confini della capitale, ma estendersi anche ad altre città italiane.

Prevenire è meglio che curare

L’allarme sollevato da Bassetti va dunque preso sul serio. Se è vero che la dengue non è ancora una minaccia immediata per la popolazione italiana, il rischio di un’esplosione di casi durante il Giubileo 2025 è concreto, considerando il contesto di afflusso turistico e la climatologia favorevole alla proliferazione delle zanzare. La prevenzione deve partire ora, con un’azione coordinata tra sanità pubblica e amministrazioni locali, per evitare che un evento che dovrebbe celebrare la fede diventi, invece, il teatro di una grave crisi sanitaria.