Da Fratelli d’Italia al Pd, dalla Lega ad Azione, fino a Italia Viva e Forza Italia: tutto l’arco parlamentare alla fiaccolata per Israele. Mancano solo due partiti
Tutto l’arco parlamentare (ad eccezione di Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra) si è schierato al fianco di Israele, dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ed ha partecipato alla fiaccolata organizzata da Il Foglio e nominata “Perchè Israele siamo noi”. Alle 20 la partenza dall’Arco di Tito, alla presenza degli esponenti dei partiti di maggioranza (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) e di opposizione (Pd, Italia Viva, Azione, +Europa). L’8 ottobre il quotidiano aveva lanciato l’appello: “Quando una democrazia, come quella di Israele, viene colpita da terroristi, quella democrazia va difesa senza balbettare, senza indugi”.
Più di un migliaio le persone presenti, con bandiere, candele e cartelli: “Hamas uguale Isis”, la scritta che campeggia su uno dei cartelloni esposti dai manifestanti: “La libertà dell’Occidente si difende sotto le mura di Gerusalemme”. La fiaccolata è stata aperta dal direttore del quotidiano Claudio Cerasa. Presenti tra gli altri il ministro degli Esteri, Antoio Tajani, della Giustizia Carlo Nordio, dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, della Pa Paolo Zangrillo, la ministra dell’Univeristà Annamaria Bernini.
“Non sono qui per caso. Poco fa – ha detto il ministro Tajani – c’è stato ultimo voto in parlamento, tutti hanno condannato senza esitazione la vile aggressione contro cittadini inermi, contro ebrei inermi, giovani, donne bambini. Una condanna inequivocabile che ha seguito la condanna del governo, dello stato italiano, tutti abbiamo detto che c’è un solo responsabile di quello che accade e questo responsabile è Hamas”, ha dichiarato il responsabile della Farnesina. “Il killer vuole che non ci sia pace, vuole che nessun paese arabo dialoghi con Israele, vuole che gli accordi di Abramo saltino per aria perché questo fa comodo a chi pensa di governare quel territorio, essere egemone nell’aria del Medio oriente – ha aggiunto –. Io ho rispetto per tutti i combattenti ma chi se la prende con un bambino, con una donna, con un anziano, con uno disarmato, non è un combattente ma è un vile. Chi va a prendere la gente che dorme casa per casa, che offende nella maniera più volgare soldati morti, è un vigliacco. Noi non mancheremo di continuare a sostenere il diritto di Israele a essere sulla carta geografica. Unica vera democrazia del medioriente. L’Italia è al fianco di Israele e si batte perché possa essere libero dal terrorismo e dalla violenza. La giustizia prevarrà”, ha concluso Tajani
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha parlato dal palco: “Se fossi stato un privato cittadino sarei venuto lo stesso alla fiaccolata. Come ministro della giustizia vengo in una veste più autorevole ma anche più significativa perchè la giustizia è da sempre presente nella storia di Israele”. Si unisce al messaggio anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Cosa succederà quando nelle prossime ore Israele farà ciò che non ha mai avuto la forza e il coraggio di fare prima? Mi vengono in mente le parole della prima donna premier dello stato di Israele ‘potremmo forse perdonarvi per aver ucciso i nostri figli, ma non vi perdoneremo mai per averci costretto a uccidere i vostri figli’. Questo è il dramma di Israele oggi”, ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio. “È arrivato adesso l’attentato di Hamas perché fra un mese, tre mesi sarebbe stato tardi perché Israele stava per fare un accordo con l’Arabia Saudita dando seguito all’accordo di Abramo – ha aggiunto Renzi –. Chiudo pensando non solo al popolo di Israele, ma vorrei pensare a quelli di voi che hanno un figlio che sta partendo per Israele per difendere la propria terra. Io da padre voglio dare un abbraccio a tutte queste famiglie”, ha concluso Renzi.
Tra i politici in prima linea a sfilare anche il sindaco Roberto Gualtieri: “Siamo in un luogo particolare dotato di una forza simbolica enorme. Rappresenta una delle prime tragedie che si sono abbattute sul popolo ebraico e che sono alla base della presenza di una delle più importanti comunità ebraiche, a cui insieme abbiamo tutto il dovere di esprimere tutto il sostegno e la solidarietà di un atto vergognoso e ingiustificabile, ma che rappresenterà uno degli ennesimi atti di prevaricazione e quindi di antisemitismo”, ha dichiarato il primo cittadino. “Dobbiamo essere uniti nella solidarietà a Israele e il suo popolo, una vicenda tragica che segnerà la storia dell’umanità. Faremo di tutto perché a Israele sia assicurato il diritto all’esistenza e a prosperare la sua democrazia. Spetterà alla politica trovare le strade, ma a me spetta il compito di esprimere la fraternità verso il loro popolo e ai cittadini romani che si sentono colpiti. Proprio oggi abbiamo assistito ad altri ebrei rapiti dalle loro case e deportati. Ci fa piangere il cuore ed è il nucleo della nostra solidarietà”, ha concluso.