La fame da stress lavorativo è un problema molto grave per la salute e per il portafogli: come si riconosce e come si gestisce?
Chi attraversa un periodo di forte stress lavorativo o personale si ritrova inevitabilmente a consumare più cibo, rifugiandosi spesso nel consumo di alimenti grassi, salati, dolci e comunque poco salutari. Si tratta di un meccanismo di coping molto comune, cioè di una strategia che mettiamo inconsciamente in atto per riuscire a gestire e a superare periodi di stress troppo intenso.
Come hanno dimostrato una serie di ricerche, più è alto il livello di stress, più è facile che si ceda al consumo di cibi insalubri e alcolici. Attraverso il consumo di questo tipo di alimenti proviamo infatti una breve ma intensa sensazione di piacere all’interno della quale ci rifugiamo per alleggerire il peso delle sensazioni negative indotte dallo stress.
Non bisogna assolutamente pensare che si tratti di una reazione tipica di persone di un certo genere o di una certa età. Al contrario, persone di ogni sesso, età e istruzione cadono nel consumo disordinato di cibo quando si trovano sotto stress. Esiste un modo però per individuare e vincere la fame da stress lavorativo.
Riconoscere la fame da stress lavorativo è molto semplice: essenzialmente si manifesta nella continua ricerca di snack durante l’orario di lavoro o subito dopo. Un indice molto indicativo della gravità della situazione è l’aumento della spesa per l’acquisto di cibo da un periodo all’altro, soprattutto mirata all’acquisto di junk food (il cosiddetto “cibo spazzatura”) e cibo da asporto, che risulta più soddisfacente al palato.
Nella maggior parte dei casi questo si traduce in un considerevole aumento di peso, che non fa altro che peggiorare l’autostima e aumentare ancora di più il livello di stress. Come si può intuire facilmente, in questo circolo vizioso si finisce per continuare a mangiare, rendendo il problema sempre più grave e di più difficile risoluzione.
L’unico modo per rompere il circolo vizioso e impedire a questa cattiva abitudine di diventare cronica è iniziare a tenere sotto controllo almeno l’apporto calorico dei cibi, sostituendo cibi confezionati, molto salati o molto zuccherati con altri tipi di alimenti, come frutta fresca e secca, verdura, yogurt. Anche bere molta acqua durante il giorno, in particolare quando si risveglia la fame nervosa, è un ottimo modo per ingannare lo stomaco e tenere sotto controllo le calorie.
Si tratta però di soluzioni molto transitorie e spesso insufficienti in uno stato di stress lavorativo (quasi) permanente: se ci si rende conto di essere entrati nel circolo vizioso della fame da stress lavorativo è importante lavorare sulla propria salute mentale, rallentando il più possibile il ritmo e alleggerendo la pressione mentale fino a tornare padroni della situazione.