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Corteo Pro Palestina, critiche all’Anpi: “Togliete quella bandiera….” (VIDEO)

L’Anpi si è unita al corteo con una bandiera particolare, che è stata contestata dagli organizzatori. Critiche al Governo, all’Europa e agli Usa

Hanno sfilato in circa cinquemila per le vie della città. Dopo il corteo, non autorizzato, della scorsa settimana, e tutte le polemiche che ne sono nate (con gli scontri che hanno coinvolto le frange più estreme del corteo e le forze dell’ordine) oggi oggi le comunità palestinesi sono tornare a manifestare in centro, in una Roma super blindata. Il corteo è partito da Piazzale Ostiense (come sette giorni fa) verso le ore sedici, in direzione Piazza Vittorio.

La manifestazione pro Palestina nel cuore della capitale – Roma.cityrumors.it

“Libertà” è la parola più utilizzata dai manifestanti, che tra slogan pro Palestina, cori contro Israele e invettive nei confronti del Governo, hanno subito alzato i toni. Al grido “Palestina libera” e “siamo tutti antisionisti”, la comunità palestinese di Roma e il movimento degli studenti palestinesi, hanno dato il via al corteo, che ha visto la partecipazione di Usb, Udu, Cambiare Rotta, Pci e altre sigle.

Dopo la partenza da Piramide, ha attraversato Viale della Piramide Cestia e Viale Aventino in direzione Colosseo, per raggiungere poi Piazza Vittorio Emanuele II. Lungo il corteo è stata srotolata una bandiera palestinese lunga decine di metri. Numerosi i cori contro Israele per chiedere lo stop degli attacchi del suo esercito nella striscia di Gaza e in Libano. Per prevenire contestazioni già avvenute in passato al passaggio del corteo sotto alla sede della FAO sono state rimosse le bandiere dei paesi membri. “Ogni settimana scenderemo in piazza per la Palestina. Fino a che cadranno bombe su Gaza e il Medio Oriente continueremo a scendere in piazza, anche per mettere l’Italia, che è comolice di questo genocidio, di fronte alle sue responsabilità – dichiara una partecipante – l’Italia vende armi in Israele e non prende posizioni complete. Solo ieri la Meloni ha condannato come crimini di guerre gli attacchi alle sedi dell’Unifil, ma in passato, di fronte e migliaia di vittime, nessuno ha mai detto nulla”. 

I fumogeni sono stati tenuti in area ed hanno rappresentato i colori della bandiera palestinese. “Intifada fino alla vittoria Israele sionista, Israele fascista, Stato terrorista”, hanno urlato i manifestanti nei pressi di Via Labicana, prima di urlare: “Assassini”. Cori contro il Governo italiano, gli Usa, l’Unione Europea e lo stato d’Israele. Ad un certo punto, è arrivata anche l’Anpi e la Cgil, che si sono ricongiunti al corteo all’angolo con via Merulana. Il gruppo è arrivato con una grande bandiera della pace.

In cinquemila hanno sfilato per le vie della città – Roma.cityrumors.it

Corteo pro Palestina: la critica alle bandiere portate dall’Anpi

Un particolare che non è sfuggito agli organizzatori, che hanno criticato questa scelta. “”Ve lo ripetiamo: Noi non la vogliamo la bandiera della pace, vi prego levatela. Noi non vogliamo la pace ma la libertà. E non vogliamo stringere le mani a Israele”. Critiche al Governo italiano. Una delle organizzatrici, con il microfono in mano, ha detto: “L’Italia il terzo paese a fornire armi a Israele. La gente è qui in piazza per chiedere che venga fermata questa tragedia”.  Tra i cartelli la scritta, “Da lassù 13.000 bambini ci guardano”.

Tra i cartelli innalzati dai partecipanti anche “Con Hamas fino alla vittoria. Hasta la victoria”. E ancora: “Avete superato i nazisti. Fosse Ardeatine: 10 per ogni ucciso a via Rasella. Gaza: 35 per ogni ucciso il 7 ottobre”. Il corteo è arrivato a Piazza Vittorio intonando il coro: “sionisti peggio dei nazisti”. “Per l’Italiadice ancora una delle manifestanti – il popolo palestinese non conta e questo è un genocidio di serie B. Le dichiarazioni del Governo Meloni lo hanno dimostrato. Quando ad essere colpiti sono le truppe italiani, tra l’altro colpite con le stesse armi che noi finanziamo, sono pronti a prendere posizione, quando a morire sono i palestinesi, tutto tace”.