Chiara Ferragni si trova nella bufera per la vicenda legata al pandoro Balocco. Dopo aver chiesto scusa sui social ha provato con la televisione.
Non sembra esserci pace per Chiara Ferragni che in questi giorni si trova nell’occhio del ciclone e si è attirata una serie di pesanti critiche. Di lei ha parlato persino la premier Giorgia Meloni. Ma cosa ha deciso di fare ora?
Chiara Ferragni è una star dei social che non conosce rivali. Da quando è sbarcata sul web ha conquistato utenti che seguono le sue iniziative. Oggi ha quasi 30 milioni di follower ed è stata premiata da uno straordinario successo. Nonostante le sue conquiste oggi si trova in difficoltà. Ecco che cosa sta accadendo e come mai l’influencer ha decido di muoversi anche in TV.
Ci mancava solo Striscia la notizia con il suo tapiro d’oro da parte dell’inviato Valerio Staffelli come ciliegina sulla torta della storia riguardante il pandoro Balocco.
Chiara Ferragni ha accolto il premio del TG satirico con dignità affermando che se lo merita e che ha commesso un errore in buona fede. L’influencer ha ribadito di volersi assumere tutte le responsabilità dell’accaduto e di voler devolvere un milione di Euro all’Ospedale Regina Margherita. L’imprenditrice digitale ha colto l’occasione per sottolineare che la multa le sembra spropositata e che eventualmente se fosse abbassata devolverebbe tutto in beneficenza.
Nel frattempo i fatti sono arrivati sul tavolo della Procura di Milano che dovrà decidere se aprire o meno un’indagine per truffa. L’Antitrust, è bene ricordarlo, ha assegnato una multa da 1 milione di Euro alla moglie di Fedez per aver ingannato i consumatori facendo loro credere che acquistando il pandoro Balocco avrebbero contribuito ad aiutare il reparto oncologico infantile dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.
A seguito di tutto ciò suo marito che di recente è stato giudice di X Factor, ha cercato di difenderla con vigore sui social. Alla fine lei stessa è scesa in campo con un filmato in cui si è mostrata pentita e ha chiesto scusa. La modella ha parlato di un errore di comunicazione, ma il danno di immagine rimane alto. In realtà questa non è la prima iniziativa dell’imprenditrice digitale poco trasparente. Prima del pandoro fatale c’è stata la raccolta fondi a favore dell’Ospedale San Raffaele in pandemia.
In quel caso, secondo l’Antitrust i consumatori furono spinti a fare donazioni su Gofundme pensando fosse gratuita, mentre in realtà prevedeva commissioni. Che altro accadrà?