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Cattedre vacanti e assenze: caos a Roma con la riapertura delle scuole

La situazione a Roma e nel Lazio a pochi giorni dalla riapertura delle scuole. Tra cattedre vacanti e problemi. La risposta di Valditara

A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, il ministro dell’Istruzione Valditara getta acqua sul fuoco e spegne le polemiche sul numero di docenti a disposizione. I sindacati avevano lanciato l’allarme, ipotizzando situazioni emergenziali e pericoli per il regolare inizio dell’anno scolastico.

La situazione nelle scuole di Roma e del Lazio alla vigilia della riapertura dell’anno scolastico – Roma.Cityrumors.it

“Ho incontrato i direttori degli uffici scolastici regionali, che mi hanno assicurato che sin dal primo giorno di lezione i docenti saranno in cattedra. L’allarmismo sollevato da qualche sindacato e da alcuni esponenti delle opposizioni è del tutto ingiustificato”, ha assicurato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Alla domanda quando verrà bandito il nuovo concorso Pnrr il ministro risponde: “Confermo la data: fra ottobre e novembre. Verrà bandito per circa 20mila posti, di cui alcuni anche sul sostegno. Altri 30mila arriveranno con bando nel 2025”

Cattedre vuote, la situazione nel Lazio

Qual è la situazione nella nostra regione? Secondo un recente dossier pubblicato dai sindacati, sarebbero 62.393 i posti vacanti, tra comuni e di sostegno, utili per le immissioni in ruolo e le supplenze annuali nei diversi gradi di scuola. “I dati finali potrebbero subire qualche variazione a seguito di rettifiche o di modifiche”, avevano specificato. Andando più nello specifico, nel Lazio mancherebbero circa 6.300 insegnanti, con la maggiore carenza a Roma e provincia, dove il deficit ammonta a 5.000 unità. Solo nella capitale sarebbero circa mille e cinquecento i casi. Un problema particolarmente grave riguarda gli insegnanti di sostegno, dei quali mancano 1.292 specialisti.

Numeri che non sembrano spaventare il ministro dell’Istruzione, che promette invece novità in vista dell’inizio della nuova stagione scolastica: “Sono tante. Innanzitutto il 4+2, ovvero la sperimentazione della riforma dell’istruzione tecnico-professionale che parte già quest’anno con 172 scuole e che darà maggiori opportunità formative e lavorative ai giovani. Poi c’è il potenziamento dell’italiano per gli stranieri e l’Agenda Nord che si affianca al potenziamento di Agenda Sud e riguarda alcune scuole delle periferie delle grandi città del centro-nord che hanno tassi di dispersione elevati”. Poi aggiunge: “Stanziamo 225 milioni che si vanno ad aggiungere ai 325 già impiegati per il recupero formativo in alcune scuole del Mezzogiorno. Debutterà anche il divieto di cellulare per elementari e medie”.

La decisione sui telefoni cellulari a scuola  – Roma.Cityrumors.it

Cellulari in classe, la decisione

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha vietato l’utilizzo dei telefoni cellulari in classe per gli studenti dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, tranne nei casi in cui il loro uso è previsto nei piani educativi individualizzati o nei piani didattici personalizzati per gli studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento, oppure per comprovate ragioni personali. Tuttavia, altri dispositivi digitali, come computer e tablet, potranno essere utilizzati a fini didattici sotto la supervisione degli insegnanti.