Grandi novità per i pensionati a partire dal mese di gennaio con un aumento di 260 euro diretto per tantissime categorie.
Grazie ai cambiamenti introdotti dal governo per gli italiani che percepiscono le pensioni ci saranno delle variazioni molto importanti con relativi benefici addizionali da poter riscuotere con l’anno nuovo. È utile dunque capire chi godrà di questo aumento e soprattutto come averlo.
A dicembre è stata accreditata la pensione unitamente alla tredicesima, al conguaglio della rivalutazione, per chi non aveva già percepito il relativo aumento, e gli arretrati. Quindi questo mese la pensione è stata aumentata ma solo in via temporanea. Un’iniziativa da non confondere con il beneficio fisso che si otterrà a partire da gennaio.
Gli aumenti del nuovo anno sono di tipo fisso, questo vuol dire che non saranno relativi a una mensilità, come nel caso di dicembre. La pensione questo mese è stata abbondante perché c’era la rivalutazione da inizio anno, ovvero lo 0.8% calcolato sulla differenza tra inflazione provvisoria e definitiva.
Gli aumenti che si otterranno a partire dal mese di gennaio sono del 5.4%, quindi si tratta di una novità molto importante. Va specificato però che questo non è un bonus, stiamo parlando proprio di una rivalutazione della pensione e dunque di un importo fisso che sarà quello nuovo percepito. Tutto dipende dalla rimodulazione degli scaglioni Irpef che porteranno a una nuova tassazione.
Le notizie ottime per i pensionati sono sicuramente quelle di ricevere maggiori fondi ogni mese. Oltre ad un mese di dicembre molto ricco, la novità di gennaio non si prospetta come un ritorno alla normalità ma piuttosto un incremento. Secondo quanto stabilito dai nuovi sistemi di calcolo, infatti, per le pensioni sopra i 15 mila euro (e in ogni caso entro i 50 mila) ci sarà un sicuro vantaggio, in termini proporzionali.
Lo scaglione per ogni fascia di reddito è differente, se quelle fino a 15 mila euro ad oggi rientravano nel 23% e quelle entro i 50 mila euro nell’aliquota del 25%, ora risulteranno unite fino a 28 mila euro al 23%, tra i 28 e i 50 mila euro al 35% e successivamente al 43% come era prima.
Una pensione quindi va valutata in considerazione del reddito annuo. In questo modo ci si può aspettare un beneficio diretto o indiretto, bisogna conteggiare sul proprio lordo quanto si va a pagare per capire quanto spetta e in che fascia si rientra ma, in generale, il surplus in pensione sarà fino a 260 euro mensili.