I percettori di Assegno Unico e agevolazioni devono sapere quando è il momento di rinnovare l’ISEE per non perdere gli aiuti economici.
A breve c’è chi dovrà aggiornare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente per non perdere Bonus e agevolazioni oppure per ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico. L’ISEE, infatti, è lo strumento con cui si descrive la situazione economica e patrimoniale delle famiglie italiane. In base al valore calcolato, si potranno conoscere le misure a cui si ha diritto e l’importo da ricevere
Normalmente l’Indicatore ha validità annuale, da gennaio a dicembre. Ecco perché a inizio anno comincia la corsa al calcolo dell’ISEE per non rimanere senza soldi e senza l’opportunità di avere accesso alle agevolazioni. Il cittadino può compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica in autonomia tramite portale dell’INPS oppure può rivolgersi a CAF e patronati per evitare di commettere errori. Chi non riesce o dimentica di procedere con il calcolo ad inizio anno non deve disperare: può inviare la DSU in qualsiasi momento, ma deve conoscere alcune tempistiche da rispettare per non perdere soldi.
Iniziamo con l’ISEE in relazione all’Assegno Unico. La DSU deve essere inoltrata entro fine febbraio per continuare a ricevere la somma spettante già da marzo. Tardando nell’invio, l’importo dell’AU verrebbe ridotto al minimo – 57 euro – pur avendo diritto ad altre cifre. Fortunatamente si è in tempo per recuperare gli arretrati entro il 30 giugno. Manca davvero poco, dunque, per compilare la DSU e calcolare l’ISEE in modo tale da aggiornare il valore, ricevere il corretto importo dell’Assegno Unico e anche gli arretrati.
Dal 1° luglio, invece, si potrà dire addio agli arretrati. Un’altra considerazione riguarda l’ISEE corrente: questo può essere richiesto a determinate condizioni per aggiornare prima del tempo il valore dell’Indicatore. A differenza dell’ISEE ordinario, che tiene conto dei redditi e del patrimonio nei due anni precedenti l’invio della DSU, l’ISEE corrente si calcola su redditi e patrimonio dell’ultimo anno.
La richiesta scatta nel momento in cui c’è stato un peggioramento della situazione economica per abbassare l’ISEE e ottenere più Bonus. L’altra differenza con l’ISEE ordinario è che quello corrente ha validità sei mesi. Significa che chi lo ha richiesto a inizio anno dovrà rinnovarlo entro giugno 2024. Via, dunque, con l’aggiornamento della Dichiarazione Sostitutiva Unica per non perdere soldi e agevolazioni. Tardando con la presentazione del nuovo ISEE le prestazioni verranno messe in stand by.