In che modo è possibile raggiungere con la pensione l’80% della precedente retribuzione? Le novità da conoscere con attenzione.
Uno dei problemi che sempre più persone si trovano ad affrontare per quanto riguarda l’ingresso nel mondo della pensione, è la ricezione di un assegno mensile di importo inferiore rispetto a quanto ci si sarebbe aspettati. Questo accade in conseguenza di un meccanismo relativo al calcolo delle somme da corrispondere andato mutando nell’arco degli ultimi anni, a seguito del progressivo passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo.
Si tiene, dunque, sempre meno conto delle retribuzioni percepite nell’arco degli ultimi anni di attività, generalmente le più alte, guardando solo ai contributi versati. Esiste però un metodo per non risentire troppo di questa situazione riuscendo a percepire un trattamento pensionistico pari all’80% della precedente retribuzione. Ecco di che cosa si tratta.
I calcoli relativi alle pensioni per il 2024 e per il 2025 non lasciano presupporre nulla di particolarmente allettante se commisurato ai propri stipendi. Però esistono soluzioni che consentono di aggiungere quel surplus che le porti all’80% delle ultime retribuzioni percepite. Si tratta di una valutazione che sarebbe bene iniziare a fare sin dalle prime fasi della propria attività lavorativa in quanto comporta, chiaramente, un investimento di denaro per poi vederlo rientrare, con le dovute maggiorazioni, in futuro.
In questo modo sarà possibile spalmare tale investimento su un arco di tempo più lungo. La strategia in questione, che non va a compromettere l’importo della pensione ma anzi ne produce uno che verrà aggiunto a esso, prevede di aderire a un fondo pensione integrativo. La previdenza integrativa è la scelta maggiormente consigliata in questi anni, così da accumulare un tesoretto che, una volta in pensione, verrà versato a cadenza mensile.
Peraltro aderire a un fondo pensione consente di dedurre, fino ad un importo di 5.164,57 euro l’anno, le spese. Per arrivare a raggiungere una rendita pari all’80% dello stipendio, l’ideale è versare mensilmente nel proprio fondo pensione una cifra variabile tra i 100 ed i 200 euro. Molto dipenderà però dalla data di adesione, dalla linea di investimento scelta (azionaria o obbligazionaria) e dalla continuità dei versamenti. Per chi, ad esempio, dovesse iniziare a 50 anni a versare nella previdenza complementare, i 100 euro mensili non basteranno e bisognerà valutare versamenti di 500-600 euro circa al mese.