Ha commesso una leggerezza, ed ha permesso alle autorità di fermarla: ecco come è stata fermata dalla Polizia
Il suo nome era ben conosciuto alle forze dell’ordine. Era stata già arrestata nei mesi scorsi, e accusata di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’ambiente investigativo era conosciuta come “la pusher delle merendine”, avendo nascosto massicce dosi di droga nelle carte di alcune merende. Oggi è tornata nuovamente al centro delle indagini.
A giugno scorso era stata scoperta e arrestata dalle forze dell’ordine. Dopo un controllo accurato, gli inquirenti l’avevano fermata e condannata agli arresti domiciliari. Ma la prima sanzione non è evidentemente bastata per scoraggiarla: ha continuato incessantemente a spacciare e ieri per lei sono scattate nuovamente le manette.
La donna fermata dagli agenti della Polizia di Roma Capitale ha trenta anni e si chiama Francesca Neri. Nonostante fosse stata già condannata, ha continuato senza sosta la sua attività di spaccio e ieri sera, sabato quattordici settembre, è stata nuovamente arrestata dagli agenti. E’ finita in manette insieme ad una complice: una donna di trentadue anni, che si chiama Monica Gennari. Le due sono state fermate con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Le due donne sono state arrestate dagli investigatori del commissariato di Polizia Romanina, nell’abitazione dove Neri stava scontando i domiciliari. Nonostante i controlli e i riflettori che gli agenti avevano acceso su di lei, la trentenne ha continuato la sua attività criminale senza sosta. La Polizia si è insospettita dopo la segnalazione di alcuni condomini, che avevano segnalato un continuo via vai di persone. Arrivavano nella casa ad ogni ora del giorno e della notte per acquistare la cocaina.
Dopo aver controllato ciò che accadeva all’interno dell’abitazione, gli agenti hanno deciso di fare irruzione. Una volta entrati in casa, Monica Gennari si è immediatamente chiusa in bagno, portando con sé un pacchetto che poi ha svuotato nel water. La polizia però ha trovato due dosi che erano rimaste all’interno dello scarico, pari ad 1,30 grammi di cocaina.
La conferma definitiva che all’interno di quell’appartamento fosse in atto un giro di spaccio di droga è arrivata quando, durante le perquisizioni, è stata rinvenuta e sequestrata una somma in contanti di ben 5.800 euro. La donna, interrogata, non è stata in grado di fornire alcuna spiegazione plausibile sulla provenienza di quella ingente quantità di denaro contante. Questo elemento ha rappresentato una chiara prova del coinvolgimento dell’indagata in attività illecite legate al traffico di sostanze stupefacenti. I due arresti operati dalla polizia giudiziaria sono stati quindi convalidati dal giudice monocratico della quinta sezione penale del tribunale di piazzale Clodio, nel corso dell’udienza per direttissima, come richiesto dal pubblico ministero titolare del fascicolo.