Un 40enne marocchino ha effettuato una rapina in un Bar di Anzio, e poco dopo è stato accoltellato all’esterno del locale. La Polizia sospetta che possa essere stato colpito da un “giustiziere isolato”. Ma non si escludono altre piste
Un giustiziere isolato o un complice che non ha voluto dividere il bottino appena rubato? La Polizia di Anzio sta indagando sull’aggressione subita da un 40enne di origine marocchina, trovato steso a terra, in una pozza di sangue, davanti ad un bar nel quartiere Colonia di Anzio, in viale Marconi. L’uomo era stato raggiunto da numerose coltellate e colpito con violenza al volto e in diverse parti del corpo. E’ stato trasportato d’urgenza ed in codice rosso all’ospedale.
Poco prima aveva effettuato una rapina all’interno dello stesso Bar, prelevando qualche centinaia di euro dalle casse. Tutto è accaduto pochi minuti prima delle cinque di domenica mattina. Una ragazza che abita in una casa non distante dal Bar, era uscita per portare il cane a fare i bisogni ed ha visto l’uomo riverso a terra, che chiedeva aiuto tremolante. La donna, impaurita, ha immediatamente chiamato i soccorsi. L’uomo era disteso, in una pozza di sangue, con di fianco una torcia elettrica e pochi soldi, sparsi per strada, frutto della rapina precedentemente effettuata.
Sul posto si è immediatamente presentata una volante del 112 e un’ambulanza, che ha portato il ferito all’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno. L’uomo, a causa della gravità delle ferite subite, è stato poi trasportato all’ospedale San Camillo di Roma, in codice rosso. A distanza di pochi minuti è arrivato anche il titolare dell’esercizio commerciale, avvisato dalle autorità. Il proprietario del Bar è andato immediatamente a controllare le riprese delle telecamere di videosorveglianza, per verificare cosa fosse accaduto pochi minuti prima. Le immagini non lasciavano dubbi: l’uomo che era stato colpito con diverse coltellate, era lo stesso che era entrato all’interno del locale, per effettuare una rapina
Le telecamere lo avevano immortalato all’interno del Bar, con la torcia in bocca e mentre cercava di prelevare i soldi presenti all’interno della cassa. Pochi minuti dopo sarebbe stato aggredito all’esterno del locale: preso a pugni, calci e accoltellato alla schiena. La polizia sospetta che dietro l’aggressione possa esserci l’ombra di un Giustiziere solitario: un uomo che passando a quell’ora nei pressi del bar si sia imbattuto nel rapinatore ed abbia cercato di farsi giustizia da solo, colpendo con violenza l’autore del furto. Le telecamere interne non hanno aiutato a capire cosa sia accaduto all’esterno del Bar, ne a far capire se l’aggressione sia stata realizzata da una sola persona o da un gruppo.
Gli inquirenti non escludono neanche una seconda ipotesi: quella di un complice rimasto a fare da palo all’esterno del locale e che poi, si sia abbattuto sul suo complice: per non dividere il bottino (anche se da un primo calcolo sembra piuttosto esiguo) o per un semplice litigio post rapina. La Polizia ha aperto le indagini ed indaga sul reato di tentato omicidio. L’uomo non aveva documenti con se e non era in grado di fornire informazioni utili al suo riconoscimento. Per capire chi fosse è stato necessario controllare le sue impronte digitali.
Si tratta di un 40enne marocchino, senza fissa dimora, già conosciuto alle forze dell’ordine per numerosi reati. Pochi giorni fa era stato protagonista di un furto all’interno della biblioteca del Liceo Classico Chris Cappel College di Anzio, dalla quale aveva prelevato tre computer. Sempre nei giorni scorsi l’uomo è stato ritenuto colpevole di aver effettuato altre rapine. Secondo le indagini effettuate dalla Squadra Mobile di Anzio, il marocchino (che si trova ancora all’ospedale San Camillo di Roma in prognosi riservata, ma non a rischio di vita) aveva rubato del denaro dalle casse di una panetteria e di un negozio di abbigliamento, situato sempre a Viale Marconi. Furti effettuati sempre con la stessa dinamica: nelle prime ore del mattino e grazie all’utilizzo di una torcia elettrica. La Polizia sta cercando di capire se nei precedenti furti l’uomo era stato accompagnato da qualche complice o se aveva agito in solitaria.