Nella capitale c’è un locale che ha vinto la speciale classifica stilata dal Gambero Rosso: una pizzeria a Roma batte molti locali di Napoli
Meglio la pizza romana o quella napoletana? Più buona la versione sottile e scrocchiarella o quella morbida e con il cornicione? Il dilemma è destinato a durare a lungo. Probabilmente per sempre. Tra agnostici (che non riescono a prendere posizione), amanti del tipo romano (che non vogliono minimamente sentir parlare di confronti) e irriducibili della versione napoletana (che non temono paragoni), il duello è sempre molto acceso. La nuova classifica stilata dal Gambero Rosso prova a mettere la parola fine su una disputa che dura ormai da anni. E lo fa con grande franchezza.
Riuscirà a mettere tutti d’accordo? Alla luce del risultato ottenuto, probabilmente no. Scegliere tra la pizza romana e quella napoletana non è semplice e spesso crea attriti e confusione tra chi è chiamato a scegliere. Molti amano entrambe le versioni: quella napoletana viene amata per la morbidezza e per l’indubbia qualità degli ingredienti. In più, aspetto di non poco conto, è generalmente più economica delle altre versioni.
Quella romana ha un impasto molto più lavorato e, il più delle volte risulta più digeribile. La sua croccantezza la porta ad essere una delle pizze più ricercate e amate. Qual è la più buona? Il dilemma è sempre più pressante e porta a divisioni. Ma mentre i romani, pur portando avanti la propria versione, generalmente si dimostrano meno intransigenti e più aperti al tipo napoletano, in Campania è quasi impossibile trovare chi predilige la pizza romana. La testimonianza arriva dai numeri: a Roma, la città d’Italia con il maggior numero di pizzerie, una delle mete preferite dai turisti stranieri per le vacanze nel nostro Paese, ci sono 15.500 locali. Tra questi, una buona percentuale sono gestite da famiglie napoletane e si rifanno alla tradizione campana. Riuscire a trovare a Napoli chi punta sul “modello romano”, risulta invece quasi impossibile.
Cosa dice la classifica stilata dal Gambero Rosso? E come funziona la classifica? Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso è l’unica pubblicazione di settore ad avere i voti: il sistema di punteggio in centesimi, che premia con Spicchi e Rotelle (1, 2 o 3, secondo il grado di eccellenza) le migliori pizzerie al piatto e al taglio/da asporto, assegna i Tre Spicchi o le Tre Rotelle, il massimo riconoscimento assegnato, a chi si aggiudica un punteggio numerico dai 90 in su.
Il risultato chiarisce il dubbio… ma solo in parte. Perchè entrambe le categorie si aggiudicano una speciale classifica. La miglior pizzeria italiana si trova infatti a Caserta, e serve pizza rigorosamente napoletana. A vincere il trofeo è Franco Pepe, con la sua Pizzeria Pepe in Grani a Caiazzo. Il locale si aggiudica il titolo di migliore pizzeria d’Italia tra i Tre Spicchi della guida Pizzerie d’Italia 2025 del Gambero Rosso. “Sulla vetta della classifica dei Tre Spicchi, con 97 punti, Pepe in Grani – spiega il Gambero Rosso – a Caiazzo, con il Franco Pepe instancabile rivoluzionario della pizza, ambasciatore di un territorio, icona dell’Italia all’estero”.
Ma a Roma arriva un altro trofeo: la capitale trionfa nella classifica delle Tre Rotelle della pizza in versione al trancio e da asporto. Il primo posto se lo aggiudica infatti Pizzarium di Gabriele Bonci, a Roma. Il locale si trova in via della Meloria, in zona Cipro ed è giudicato il migliore per la qualità della pizza al taglio che viene venduta. Se Napoli si lascia quindi preferire per la pizza tonda, Roma guadagna la vetta della graduatoria sulla pizza al taglio. Uno pari: tutto rimandato alla prossima graduatoria.