Una donna ha tentato di chiamare il compagno, un avvocato, ripetutamente: ma quando non ha ricevuto risposte, ha chiesto aiuto ai militari. Dopo poco, la scoperta
Stava provando a contattare il fidanzato, un noto avvocato di quarantacinque anni che viveva in zona Tuscolana: ma quando non ha ricevuto nessuna risposta ha lanciato l’allarme. L’uomo era solito rispondere sempre alle sue telefonate e quel silenzio le era sembrato per lo meno anomalo. Allarmata, ha chiesto aiuto ai Carabinieri.
Tutto è accaduto venerdì trenta agosto, in tarda serata. Per diverse ore la fidanzata dell’avvocato aveva cercato inutilmente di sentirlo. Quando ha chiamato il numero di emergenza 112, ha chiesto aiuto ed ha convinto una pattuglia a verificare la situazione. Ad intervenire sono stati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile. Quando hanno suonato alla porta (dopo aver verificato la presenza della vettura fuori casa) e non hanno ricevuto risposta, hanno chiesto supporto ai vigili del fuoco.
Dopo aver forzato la serratura, situato in via Taranto, a due passi da Piazza Re Di Roma, le forze dell’ordine e la fidanzata di F.R. un legale molto conosciuto in zona, hanno fatto una brutta scoperta. L’uomo era morto, da diverse ore. Il suo corpo, privo di vita, era riverso nel bagno della sua abitazione. L’uomo, di quarantacinque anni, era nato a Cosenza, ma viveva e risiedeva nella capitale ormai da diversi anni. Secondo le prime ricostruzioni (che saranno seguite dall’autopsia), l’uomo era morto presumibilmente già da dodici ore.
Le indagini sulla morte dell’avvocato
Come è morto F.R.? Possibile che nessuno (a parte la fidanzata e dopo diverse ore) non si sia accorto della sua assenza? Il suo corpo era accasciato a terra, riverso in bagno. Sul posto, impegnati nelle indagini, gli investigatori di via in Selci. La salma è stata portata all’istituto di medicina legale del Verano, è ora a disposizione della Procura. Le indagini sono in corso: la casa, chiusa dall’interno, era in ordine. Gli inquirenti hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Al momento, non sono state rese note le cause del decesso, ma gli investigatori stanno vagliando tutte le ipotesi, compresa quella di un possibile malore o di un incidente domestico.
Ma si scava nella vita del legale, per cercare di capire se l’ipotesi di un delitto possa reggere. Gli inquirenti hanno anche chiesto le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’edificio per verificare le persone che hanno lasciato lo stabile nel corso dell’intera giornata di giovedì e lunedì: capire quando l’uomo è rientrato in casa e se qualcuno possa essere stato nella sua abitazione.