Con la Legge di Bilancio 2024 sono stati introdotti diversi bonus per le famiglie. Ecco tutte le agevolazioni previste.
La parola chiave nella Legge di Bilancio 2024 delineata dal Governo Meloni è “natalità”. Molte delle misure approvate nella manovra mirano infatti ad incentivare le nuove nascite e a sostenere i genitori con i propri figli e con i ritmi casa-lavoro.
Ma c’è anche spazio per bonus per la casa, l’istruzione e la spesa. Il 2024 insomma si prospetta pieno di soldi per le famiglie.
Gran parte dei bonus della manovra di Governo si concentrano sulla casa e le ristrutturazioni. È stato rivisto il Superbonus che dal 110% era già passato al 90% e che dal 2024 calerà fino al 70%.
Come già si sapeva, restano in vigore anche per il 2024 il Bonus ristrutturazioni del 50%, l’Ecobonus del 65% per interventi come le schermature solari e il Bonus del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Quanto al Bonus mobili, questo permette di usufruire di una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Già era in vigore lo scorso anno ma cambia l’importo massimo agevolabile, passando a 5000 euro (invece che 8000 euro)
Rimane in vigore anche il Bonus verde che da diritto ad una detrazione del 36% per un massimo di 1800 euro sulle spese sostenute per progettare e sistemare giardini o terrazzi, realizzare sistemi di irrigazione o installare coperture a verde e giardini pensili. Confermato anche il Bonus auto, come quanto definito nel 2022 dal Governo Draghi. Si tratta di 2000 euro di incentivi per l’acquisto di auto ibride e macchine a benzina o diesel con emissioni tra 61 e 135 grammi/km, se contestualmente si rottama un’altra vettura pre Euro 5. Previsti invece fino a 5000 euro per le auto elettriche nella fascia da 0 a 20 grammi/km, sempre con rottamazione.
Non esisterà più 18App che viene sostituita dalla Carta cultura, che spetta a chi ha un ISEE massimo di 35 mila euro, e dalla Carta del merito che spetta agli studenti che hanno avuto 100 come voto all’esame di maturità. È stata introdotta poi la Card Dedicata a te, per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, carburante e il pagamento delle bollette. Infine, i fringe benefit passano a 1000 euro per tutti e a 2000 euro per i dipendenti con figli. In pratica questi benefit permettono ai lavoratori di ottenere buoni pasto, auto e telefoni aziendali, borse di studio, senza però concorrere alla formazione del reddito (e quindi non sono tassati).
Un altro capitolo importante della manovra è dedicato ai mutui e all’acquisto della prima casa. Sono stati stanziati a tal proposito 282 milioni di euro. In questo modo la misura del Bonus mutui under 36 viene estesa fino al 31 dicembre 2024 e permette di ottenere la Garanzia Consap all’80% sui mutui per l’acquisto della prima casa per i soggetti che hanno meno di 36 anni e con ISEE inferiore a 40 mila euro. La novità è che non ci saranno più le agevolazioni previste in precedenza con tale bonus, vale a dire l’esenzione dalle imposte di registro (2% del prezzo o valore catastale), ipotecarie e catastali (50 euro l’una), l’esenzione dall’imposta sostitutiva sui mutui (0,25% se si tratta di prima casa) e il credito di imposta nel caso l’acquisto sia soggetto a IVA.
Sul versante lavoro, invece, arriva la decontribuzione per le lavoratrici madri di almeno due figli. Questa agevolazione durerà fino al 2024 e coinvolgerà 569 mila donne lavoratrici non agricole del settore privato a tempo indeterminato con due figli e 110mila con tre o più figli. Sono state escluse le lavoratici domestiche. Sempre per le famiglie c’è il Bonus asilo nido, pensato per per sostenere i costi delle rette dell’asilo nido per i bimbi nati nel 2024 con fratelli con meno di 10 anni in nuclei familiari con ISEE fino a 40 mila euro. L’importo sarà di 3600 euro.
Infine verranno introdotti il Bonus psicologo, che consente di usufruire di un importo fino a 1800 euro per coprire i costi delle sedute dai professionisti, e il Bonus quotidiani, vale a dire un contributo fino al 90% della spesa per l’acquisto di abbonamenti ai quotidiani, periodici o riviste scientifiche, anche in formato digitale, da parte delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado.