In onda lo scorso 24 settembre, il film è ispirato alla storia dello schermidore Paolo Pizzo che ha trionfato sulla malattia scoperta da ragazzo
È un progetto al quale il celebre attore e conduttore televisivo tiene moltissimo. La produzione Rai ne La stoccata vincente è quella delle grandi occasioni, Flavio Insinna in splendida forma ha dato il meglio di sé nella rievocazione della vicenda di Paolo Pizzo, lo schermidore siciliano interpretato da Alessio Vassallo.
Per intenderci, dopo cinque stagioni ha passato il testimone de L’Eredità a Pino Insegno pur di far spazio a un progetto che evidentemente sentiva pienamente suo. Veste i panni del padre dello sportivo, Piero, che ha dato la forza al figlio nei momenti più duri della sua carriera, soprattutto quando dovette affrontare la malattia.
Paolo Pizzo può vantare un biopic targato Rai mentre la sua carriera è ancora in corso e non poteva essere altrimenti. La sua storia doveva essere raccontata con urgenza. Ha trionfato per ben due volte ai Campionati mondiali di spada e nel frattempo ha anche pubblicato un libro che racconta la sua storia e che dà il titolo al film (La stoccata vincente). Dalla prima finale parte il regista Nicolò Campiotti, andando a ritroso nel passato tormentato del campione – a indossare la sua ‘maschera’ Alessio Vassallo.
È qui che si inserisce la performance d’eccezione di Flavio Insinna, che interpreta il padre dello schermidore, Piero. È stato lui a fornirgli gli stimoli giusti per rialzarsi tutte le volte che è caduto o ha pensato di mollare, in particolare quando gli diagnosticarono un tumore al cervello a soli 13 anni. La sua vera vittoria è stata convivere e poi sconfiggere la paura di un ritorno della malattia.
Un progetto su cui viale Mazzini punta moltissimo, tanto da aver convinto l’ormai padrone di casa de L’Eredità a riprendere in mano la carriera da attore, una scelta su cui Insinna non ha riflettuto poi molto. Anzi, si è buttato a capofitto senza voltarsi indietro: “L’Eredità è stata una cavalcata fantastica lunga cinque stagioni, una storia d’amore finita. Continua la storia d’amore con la Rai però, è un pezzo della mia vita. Recitazione? È il mio mestiere, non è una forma di consolazione” sono state le sue parole durante la presentazione del film.