Se volevate recarvi in sala, ma non sapete ancora cosa vedere, ecco alcuni suggerimenti per tutti i gusti. Si passa dall’epopea intellettuale di Povere Creature! alle frivole atmosfere di Tutti tranne te
Nella vita degli italiani, il cinema sembrerebbe essere tornato a rappresentare un elemento di forte interesse e, difatti, è sempre più frequente sentire la frase: “Cosa c’è al cinema adesso?”.
Per evitare di costringervi a consultare un’asettico elenco della programmazione del cinema più vicino a casa, senza comprendere realmente di quale film abbiate più voglia, ecco un elenco delle pellicole più intriganti attualmente in sala, con annessa descrizione (rigorosamente priva di spoiler) del tipo di lungometraggio che vi aspetta.
Impossibile non partire dal film del momento, attualmente in cima al box-office italiano. Il capolavoro di Yorgos Lanthimos sta stregando il grande pubblico a suon di raffinate riflessioni sulla società occidentale, veicolate attraverso una forma visiva e testuale perfettamente comprensibili, anche allo spettatore meno esperto della settima arte. Tratto dall’omonimo romanzo uscito sul tramontare del 20esimo secolo, Poor Things! (il titolo originario) è uno sfaccettato trattato di politica e filosofia, con protagonista Emma Stone, Willem Dafoe e Mark Ruffalo. Tuttavia… non fatevi ingannare dal periodo appena letto, poiché non si tratta di un testo audiovisivo dai ritmi pesanti e dallo svolgimento difficile, ma, al contrario, di una frizzante critica alla società moderna, caratterizzata da uno spiccato registro comico. Lanthimos sale nuovamente in cattedra, firmando un manifesto dei nostri tempi e candidandosi concretamente a conquistare la statuetta dorata come miglior film.
Fenomeno di massa, il film con Glen Powell e Sydney Sweeney, segna il convinto ritorno della commedia romantica al cinema. Si tratta di un genere cinematografico caduto ormai nel dimenticatoio per quanto concerne l’appeal in sala, ma, grazie a due star attualmente sulla cresta dell’onda e ad una realizzazione piuttosto furba, Tutti tranne te potrebbe aver dimostrato che non è ancora finita per questo tipo di film, caratterizzati da un approfondimento psicologico alquanto scarno e dall’esaltazione spasmodica del guscio fisico dei propri protagonisti. Il film sta raccogliendo numeri degni di nota nel bel paese.
Parliamo di un film inevitabilmente penalizzato da una distribuzione italiana mal concepita, che lo ha fatto debuttare in sala soltanto il 18 gennaio, quando si tratta di un prodotto platealmente concepito per il periodo natalizio. Non che si tratti di un film “sul natale”, ma l’ambientazione natalizia e la gran quantità di spettatori che solitamente si recano al cinema durante le feste, gli avrebbe certamente giovato sul piano commerciale. Alexander Payne torna dietro la macchina da presa con un sottilissimo lungometraggio sul concetto di famiglia e sul confronto tra generazioni. Una perla delicata e fuori dai contemporanei meccanismi del mercato audiovisivo.
Un Wim Wenders in stato di grazia torna a deliziare gli spettatori di tutto il mondo, con un film divisivo. Un elogio all’umiltà e al concetto di bene pubblico, confezionato con la delicatezza e la cura che soltanto Wenders, e pochi altri, sanno dedicare alle proprie opere su celluloide.
Uscito il primo febbraio, ecco un lungometraggio drammatico che vede Zac Efron alle prese con un ruolo sfaccettato. Si tratta di un dramma, in cui viene narrata la biografia di Von Erich, ovvero uno dei wrestler più celebri della storia. Da molti considerata l’esame più complesso dell’intera filmografia di Efron, The Warrior sta collezionando una serie di pareri positivi, tanto nel pubblico, quanto nella critica specializzata.