Dal 22 dicembre 2017 al 31 marzo 2018 al Museo di Zoologia una mostra racconta la biodiversità del territorio romano e laziale grazie alla più recenti acquisizioni di reperti
Decine e decine di specie animali trovano a Roma un ambiente ideale per vivere, scegliendo soprattutto i parchi, le ville storiche e gli edifici del centro che, con i loro tetti antichi e le tante cavità, riproducono gli ambienti naturali ricchi di ripari e anfratti. Dal punto di vista territoriale e paesaggistico, Roma è una città molto ricca in cui il fiume crea un corridoio naturale e il verde si fonde strettamente con i palazzi, favorendo un’elevatissima biodiversità animale. Il più delle volte non si tratta di specie vistose, rare o particolari, ma l’inurbamento della fauna selvatica è sicuramente un fenomeno in crescita sotto i nostri occhi.
Solo nell’area cittadina compresa all’interno dei 35.000 ettari del Grande Raccordo Anulare, le specie vegetali spontanee rilevate sono 1.300 – il 20% della flora italiana – e 5.200 le specie di insetti, il 14% delle specie presenti in Italia. Per quanto riguarda i vertebrati si hanno evidenze per 15 specie di acqua dolce cioè il 25% del totale dell’ittiofauna della acque interne italiane, 10 di anfibi (27% delle specie italiane), 16 di rettili (27% delle specie italiane), 140 di uccelli di cui 80 nidificanti, che rappresentano il 32% delle specie nidificanti in Italia, e 33 di mammiferi, il 30% delle specie presenti in Italia.
Ognuna di queste specie porta con sé preziose informazioni di carattere biologico, faunistico, ecologico, genetico ed etologico, che però corrono il rischio di perdersi per sempre quando un animale selvatico muore senza essere recuperato da un Museo di Scienze Naturali. Se, invece, viene raccolto e “musealizzato”, informatizzando tutti i dati relativi al luogo, alla data di recupero e alle cause di morte, può parlare a studenti e studiosi, attraverso un’infinità di informazioni correlate alla sua presenza in città, alla sua biologia e ai suoi rapporti con l’ambiente urbano. Per questo motivo il Museo Civico di Zoologia di Roma, acquisisce continuamente reperti zoologici, grazie alla collaborazione con i vari enti presenti sul territorio della città e dei suoi dintorni, che vanno ad arricchire le sue collezioni e quest’anno dedica una mostra ad alcune delle sue più recenti acquisizioni.
La mostra “Museo di Zoologia … diverso per natura”, allestita nella Sala della Balena del museo dal 22 dicembre 2017 al 31 marzo 2018, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è stata realizzata grazie al contributo di tutto il personale del Museo Civico di Zoologia.
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Sono state realizzate vetrine e diorami con esemplari particolarmente significativi della fauna del territorio romano e più in generale laziale, preparati direttamente dal personale del Museo. Un allestimento che racconta le storie di questi animali: dove sono stati recuperati, come e perché sono morti, in quale ambiente vivevano, quali adattamenti avevano sviluppato, quali erano i loro comportamenti nell’ambiente urbano e i loro rapporti con le altre specie e con l’uomo.
Grazie, quindi, ai racconti di gabbiani, parrocchetti, volpi, falchi pellegrini, tartarughe marine e di tanti altri animali, la mostra si propone di stimolare la curiosità e l’interesse dei visitatori sulla necessità di una concreta politica di tutela e di conservazione dell’ambiente e della biodiversità e sul ruolo scientifico e culturale che in quest’ottica può assumere un moderno museo di zoologia collegato al territorio.
Questa mostra vuole essere, quindi, un contributo alla divulgazione dei risultati delle ricerche scientifiche svolte in città, oltre che un utile strumento per chi vuole conoscere meglio la vita e i comportamenti degli animali che condividono con noi l’ambiente urbano. Per far questo prende in considerazione i principali ambienti, naturali e non, presenti in città, analizzando gli animali che li frequentano e i motivi della loro presenza, mentre uno sguardo particolare viene rivolto alle creature che troviamo abitualmente attorno alle nostre case e che più intensamente interagiscono con le nostre attività quotidiane.
Fonte Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura