Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita.
(W. Shakespeare, La Tempesta, Atto IV – Scena Prima)
«Qui dentro non produciamo scarpe. Non creiamo beni materiali. Ma diamo vita ai sogni!». Quante volte nel corso degli anni chi ha lavorato per l’Argot Studio ha sentito ripetere questa frase dal suo fondatore Maurizio Panici. L’abbiamo sentita ripetere talmente tante volte che l’abbiamo fatta nostra, come un mantra e oggi, dopo 15 stagioni e oltre 35 anni di attività abbiamo – non soltanto compreso – ma anche assimilato questo concetto.
Tra il 2020 e il 2022 molte sale hanno chiuso e tante cose sono cambiate mettendoci di fronte a uno scenario culturale e teatrale sempre più frammentato. Ma nonostante le difficoltà non ce ne siamo mai andati. Non siamo scomparsi. Siamo rimasti, lavorando con maggiore intensità per resistere alla paralisi che sembrava aver colpito l’intero paese e il nostro settore.
L’Argot Studio in questi due anni si è definitivamente convertito in un’officina produttiva, multidisciplinare, che ha permesso la realizzazione di importanti esperienze crossmediali attraverso la trasmissione di spettacoli in live streaming e la programmazione di spettacoli in virtual reality. Abbiamo investito nella ricerca e nella sperimentazione di nuovi linguaggi allargando la rete delle nostre collaborazioni. Abbiamo fatto tesoro di queste scommesse mentre al tempo stesso garantivamo un palcoscenico ad artisti ed artiste affermati ed emergenti. E oggi la nostra fabbrica dei sogni torna a produrre e a programmare con regolarità offrendo al pubblico una stagione ricca di spettacoli, progetti speciali, formati crossmediali e residenze artistiche. Una vera e propria factory che continua a essere attiva, in dialogo con la propria città.
Questo era il sogno di chi aveva cominciato a scrivere la storia di Argot tanti anni fa.
La stagione è stata presentata al pubblico il 13 ottobre 2022 con un progetto speciale realizzato grazie a un format di ampio successo promosso negli anni da 369gradi, una casa di produzione indipendente che scommette da sempre sugli artisti più interessanti del panorama contemporaneo. L’esperienza di White Rabbit / Red Rabbit dell’autore iraniano Nassim Soleimanpour è un esperimento sociale in forma di spettacolo: l’attrice o l’attore che lo interpreta per un’unica volta, senza regia e senza prove, apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condivide il contenuto con il pubblico. Il primo ad aprire la busta sigillata è stato uno dei direttori artistici di Argot Studio, Tiziano Panici, che torna da attore sul palco per inaugurare questa nuova stagione. Il formato verrà replicato nel corso della programmazione anche da altri due prestigiosi interpreti che saranno presenti anche all’interno della stagione: Mimosa Campironi, attrice e cantante eclettica e autrice di spettacoli e contenuti fortemente sperimentali, e Marco Quaglia, attore tra i migliori della sua generazione.
Questa serata inaugurale ha aperto il sipario su una programmazione variegata e ricca, all’insegna di una continua ricerca di linguaggi innovativi, da vivere insieme ai grandi protagonisti della scena contemporanea: 8 titoli principali che scandiscono, mese dopo mese, il calendario di questa 36esima stagione teatrale. A questi si aggiungono 3 rassegne che attraverseranno la programmazione 2022/2023 (In Altre Parole – VR Experience – OVER-Emergenze Teatrali) e 3 progetti speciali (White Rabbit / Red Rabbit – Ulysses 100 – I Monologhi dell’Atomica).
La nuova stagione si apre il 27 ottobre 2022 con L’amore segreto di Ofelia, una riscrittura acida e ironica di Berkoff di uno dei grandi classici del Bardo, diretta dall’occhio visionario dell’ensemble Fanny&Alexander. In scena due grandissimi protagonisti: Chiara Francini, celebre talento apprezzata tanto nel grande e nel piccolo schermo quanto sul palcoscenico, accompagnata da Andrea Argentieri, premio UBU U35.
Tra i progetti speciali all’inizio di dicembre verrà presentata la nuova edizione di In Altre Parole, rassegna di drammaturgia contemporanea internazionale curata da Pino Tierno, autore, traduttore e operatore teatrale che da anni permette attraverso questo evento unico di creare una connessione globale tra le parole di scena in decine di paesi: dal Canada agli Stati Uniti, passando per l’Europa e approdando fino ad Israele. Il progetto viene sviluppato in collaborazione con Istituti di Cultura, Università, Accademie e Ambasciate di tutto il mondo. L’Argot è una delle case del progetto che ha permesso nelle precedenti edizioni di trasmettere, anche in diretta streaming, il fitto cartellone che questa rassegna internazionale si impegna a promuovere.
A seguire, sempre a dicembre, riprenderanno gli esperimenti di virtual reality, nella sezione VR Experience dove oltre alla ripresa del Così è (o mi pare), una riscrittura di Luigi Pirandello in VR firmata e diretta da Elio Germano con un cast d’eccezione tra cui lo stesso Germano, Isabella Ragonese, Gaetano Bruno e Michele Sinisi, verrà presentato per le prima volta a Roma un nuovo progetto nato dalla collaborazione di 369gradi con il Teatro Metastasio di Prato: Family Game VR, un noir contemporaneo ideato, scritto e diretto da Mimosa Campironi per la sola voce maschile di Alessandro Averone, che si moltiplicherà in modo sinistro e sorprendente intorno allo spettatore.
Il pubblico di Casa Argot però potrà seguire le attività e le novità produttive di Argot anche fuori dalla casa trasteverina. Le nostre produzioni saranno infatti presenti anche in diversi teatri della Capitale con importanti riprese e una novità assoluta: nel mese di ottobre presso lo spazio Argot Studio, prenderà vita lo spettacolo Le verdi Colline dell’Africa, scritto diretto e interpretato da Sabina Guzzanti, accompagnata in scena da Giorgio Tirabassi: un personalissimo tributo di una delle Voci più impegnate e controverse della comicità italiana al testo provocatorio e dissacrante Insulti al pubblico dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. Lo spettacolo debutterà nel cartellone dello storico Teatro Ambra Jovinelli di Roma. Verranno invece ripresi nella stagione del Teatro del Lido di Ostia – Teatri in Comune gli spettacoli de Il Bambolo di Irene Petra Zani, con Linda Caridi e la regia di Giampiero Judica; Cosa Nostra spiegata ai bambini con Ottavia Piccolo accompagnata dall’Orchestra Multietnica di Arezzo che interpreta le parole dell’autore Stefano Massini; Addio Fantasmi con Anna Bonaiuto e Valentina Cervi diretti dal collettivo Fanny&Alexander sulla riscrittura del romanzo della scrittrice Nadia Terranova. All’Auditorium Parco della Musica tornerà in scena lo spettacolo multimediale Paradiso XXXIII immaginato scritto e interpretato in musica, parole e immagini da Elio Germano e dal maestro Teho Teardo. Un concerto spettacolo dal forte impatto visivo e sonoro. Infine l’attesissima ripresa di Da Lontano testo di Lucia Calamaro, autrice tra le più rappresentate in Italia e all’estero, anche regista della pièce, che affida un racconto molto delicato e autobiografico alla voce protagonista di Isabella Ragonese, accompagnata in scena da Emilia Verginelli.