Il rapporto tra cosa mangi e chi sei è stato a lungo oggetto di studio. Scopri come ciò che mangi può riflettere la tua personalità.
Mangiare va ben oltre il semplice aspetto nutritivo e di sopravvivenza. Consumare un pasto può rivelare molto su chi siamo e come ci rapportiamo nel mondo. Tant’è vero che alcuni recenti studi di genetica, storia e psicologia hanno indagato il rapporto tra le nostre abitudini alimentari e il nostro carattere, svelando un legame tra ciò che scegliamo di mangiare e chi siamo veramente.
In questo articolo, scoprirai alcuni aspetti interessanti nel campo della Psicologia del Comportamento Alimentare, per comprendere come queste ricerche possano spiegare molto di noi stessi.
Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei
Ci sono molti aspetti che possono influenzare la nostra personalità e tra questi c’è anche il nostro personale rapporto con il cibo. Ad esempio, alcuni ricercatori della North Dakota State University e della Saint Xavier University di Chicago, hanno evidenziato come le persone che preferiscono mangiare cibi dolci tendono ad avere un carattere più disponibile e collaborativo. Inoltre, è emerso un aspetto interessante, denominato “effetto bontà“.
Ciò che è emerso è che chi consuma alimenti dolci sembra essere più incline ad offrire il proprio aiuto in attività di volontariato, rispetto a coloro che preferiscono i cibi salati.
Secondo le teorie di Sigmund Freud è presente una relazione tra cibo, sesso e aggressività. Questa relazione è stata paragonata alla soddisfazione che un neonato prova nel succhiare il latte dal seno materno. Da adulti, spesso cerchiamo conforto o piacere attraverso il cibo, il che può senza dubbio riflettere diversi aspetti della nostra personalità.
Anche l’aggressività può essere manifestata a tavola, ad esempio attraverso il rifiuto del cibo, o comportamenti estremi come le abbuffate oppure il digiuno. La relazione tra cibo ed emozioni può essere complessa e avere mille sfaccettature, ma riflette spesso il nostro carattere e la nostra personalità.
Giudicare gli altri attraverso il cibo
Oltre a riflettere la nostra personalità, il cibo può influenzare anche il modo in cui vediamo le altre persone. Uno studio, condotto da Matthew Ruby e Steven Heine negli Stati Uniti, ha rivelato come le persone tendono a valutare in modo positivo o negativo le persone in base a quello che mangiano.
Ad esempio chi consuma alimenti “buoni” (come verdure o cibi ipocalorici) viene visto come una persona più intelligente e attraente. Tutto il contrario di chi sceglie alimenti “cattivi” (ad alto contenuto calorico, grassi e poco sani), che è spesso giudicato immorale, meno intelligente e meno attraente.
Tutto questo potrebbe portare a delle valutazioni affrettate, poiché basate su degli stereotipi, che in realtà non fanno altro che dimostrare quanto sia potente il ruolo dell’alimentazione nel plasmare il nostro pensiero, le nostre idee e percezioni.
Il cibo non è solo una questione di sopravvivenza, ma può offrire un ottimo spunto per conoscere noi stessi e la nostra personalità e anche le interazioni con gli altri. La Psicologia del Comportamento Alimentare ci ricorda che ci sono delle motivazioni sensate, dietro alle scelte e abitudini alimentari di ognuno. Ciò che mangiamo è una finestra sull’anima.