Karem Rohana, influencer italo-palestinese, racconta l’aggressione subita in via Ostiense: “Erano in due, romani e ben vestiti. Israele esporta anche a Roma la sua democrazia”
Lo hanno seguito e aggredito nei pressi di via Ostiense, prendendolo a calci e a pugni: erano in due, alti, snelli e con il volto coperto. Karem Rohana, 35 anni, influencer italo-palestinese, che lavora e vive a Firenze, ha subito un pestaggio in piena regola, poche ore dopo essere atterrato a Roma da Tel Avevi. “Volevano ammazzarmi”, ha detto Karem, che è stato portato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma: controllato dai medici è stato dimesso con una prognosi di quindici giorni per ecchimosi, contusioni e la frattura di un dito.
La Digos sta indagando sull’episodio. Il sospetto concreto è che il giovane influencer, molto attivo sul web, possa essere stato aggredito dopo l’attacco di Hamas ad Israele. Karem infatti, è impegnato in modo assiduo nella difesa di Gaza: ha oltre 135.000 followers, che lo seguono e condividono i suoi pensieri. “È stata una spedizione punitiva– ha dichiarato l’influencer -, volevano ammazzarmi. Mi hanno fatto male, non riesco a muovermi per i dolori alla schiena. Ma vorrei ringraziare quei due perché mi danno ragione. Israele esporta la sua democrazia anche in Italia”.
Con Karem c’era anche Benedetta Sabene, giornalista di Servizio Pubblico e collaboratrice di Michele Santoro. La cronista è stata testimone dell’aggressione e racconta: “E’ successa una cosa di una gravità allucinante. Sono andato a prendere Karem alla metro, l’ho accompagnato da me a prendere qualcosa da bere. Una volta scesi dalla metro, due persone ci hanno raggiunto, hanno spinto me e poi hanno iniziato a colpire Karem”.
Poi ancora: “Ci hanno aggredito alle spalle. Erano in due, alti un metro e ottanta, snelli e molto giovani, vestiti bene, romani. Felpe con cappuccio alzati sulla testa, mascherine anti-Covid a coprire il volto. Li ho sentiti dire «Scusa, scusa», come se volessero superarci sul marciapiede di via Ostiense, e poi invece sono saltati addosso a Karem buttandolo per terra e prendendolo a calci senza pietà”. La cronista continua: “Io ho iniziato ad urlare per cercare di attirare l’attenzione. Ero paralizzata, non sapevo cosa fare: erano in due ed eravamo in una zona molto isolata. Le mie urla hanno attirato l’attenzione di alcune persone che si trovavano nei locali vicini. I due aggressori sono scappati ed ognuno di loro è entrato in una macchina diversa. Poi è arrivata anche l’ambulanza e la Polizia“.
L’aggressione è stata effettuata in tarda serata a Via Ostiense, non lontana da numerose attività commerciali che erano aperte a quell’ora. Ristoranti, pub, luoghi di ritrovo molto frequentati. I clienti e i gestori dei locali hanno visto tutto: “Lui era molto spaventato, pallido e tremava”, dichiara un dipendente di uno dei pub di via Ostiense, che ha soccorso l’influencer: “Non riusciva ad alzarsi, né a camminare. Siamo corsi dopo aver sentito gridare l’amica: l’ho aiutato a sedersi su un muretto. Gli ho chiesto se l’avessero rapinato, ha risposto di no. Gli abbiamo anche offerto ospitalità per la notte, ma ha poi trovato altre soluzioni. Da quello che abbiamo capito – dice ancora il testimone – alcuni ragazzi davanti a Roma Tre avrebbero visto gli aggressori su due Smart, una grigia e l’altra dorata”.
La Digos ha ascoltato il racconto dei testimoni e raccolto i filmati delle telecamere di sorveglianza delle numerose attività commerciali presenti in zona. Nella speranza di riuscire a fare luce sull’aggressione e provare a riconoscere i responsabili. I commercianti della zona concordano sull’azione premeditata: “Questo tratto di strada – confermano – è di appena una cinquantina di metri e di notte è poco illuminato e quindi pericoloso: spesso le auto vengono prese di mira con furti e atti di vandalismo. Chi conosce questo quartiere sa che è una zona franca”.