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Cronaca Roma

Ufficio del condono, corruzione, falso e truffa: sei gli indagati legati al Campidoglio

Al termine di una complessa attività investigativa condotta dai carabinieri della Compagnia Roma Eur, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari per sei persone, tutte collegabili all’ufficio del condono del Comune di Roma.

Le accuse sono di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, truffa e falsa attestazione e certificazione.
L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura ed eseguita dai militari.
La sindaca Virginia Raggi commenta:
“Vergognosi episodi di corruzione e truffa che vedono coinvolti funzionari Comune e Risorse per Roma. Fiera del dipendente che ha denunciato mele marce. Grazie a Carabinieri e inquirenti per indagini. Noi sempre con lavoratori onesti e contro l’illegalità”.

A seguito delle indagini, sono state riscontrare irregolarità nella trattazione delle pratiche di condono edilizio commesse da quattro dipendenti della Società “Risorse per Roma spa”, legata in appalto al comune di Roma per la gestione dell’Ufficio Condono. Inoltre sotto processo anche un funzionario del comune di Roma e un geometra, libero professionista, che hanno agevolato i privati.

Come funzionavano le cose?
Gli impiegati richiedevano compensi in denaro dai privati che avevano in pendenza l’istruttoria di istanze di condono di immobili, tutto per aggirare la burocrazia, manovrando a loro piacimento le richieste per sanare violazioni edilizie e regolarizzare immobili abusivi.
Le indagini sono partite nel 2016, quando un funzionario della società Risorse per Roma spa ha denunciato di aver ricevuto minacce tramite lettera. L’uomo ha ricollegato tutto al proprio lavoro e in particolare al fatto di aver riscontrato diverse anomalie nelle pratiche dei condoni di unità immobiliari. Gli investigatori hanno approfondito tali irregolarità e sono risaliti ai nominativi dei 4 dipendenti della società appaltata dal Comune di Roma per la gestione dell’ufficio Condono.
I quattro però, non operavano da soli: sono stati accertati collegamenti anche con un funzionario del Comune e con un geometra libero professionista.
Tutti insieme avrebbero agevolato i privati dando precedenza e approvando le loro pratiche in cambio di somme di denaro.

I militari, nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza, hanno notificato il sequestro preventivo per equivalente emesso dal gip, bloccando i conti correnti di alcuni degli indagati per somme che si aggirano attorno ai 455.000 euro.