Il drammatico episodio è avvenuto ieri pomeriggio in un quartiere del quadrante sud di Roma non lontano da Ostia, pochi minuti dopo aver visto la luce, il piccolo cuoricino ha smesso di battere
Una vera tragedia che ha scosso l’intera comunità di San Giorgio, una piccola frazione di Acilia alle porte della Capitale. Un neonato è morto dopo un parto avvenuto in casa, con una settimana di anticipo rispetto alla data prevista per il cesareo programmato, nonostante l’elisoccorso, chiamato immediatamente. La giovane mamma di origine peruviana, sotto shock per l’accaduto, è stata a sua volta trasportata in ospedale.
Rimane ancora purtroppo molto alto il numero di bambini morti prima di nascere o entro la prima settimana di vita. Sono infatti 1800 morti perinatali contro 40 morti materne ogni anno. La cittadinanza straniera, la gravidanza multipla e il parto prima di 32 settimane di gestazione sono i fattori di rischio principali e una morte su cinque è riconducibile a eventi acuti proprio durante il parto, mentre disturbi respiratori e cardiovascolari del neonato, infezioni e malformazioni congenite sono le cause più frequenti delle morti neonatali entro i primi 7 giorni di vita.
Nonostante la giovane età avevano deciso di avere un bambino e tutta la gestazione era scivolata via senza problemi per la coppia di origine peruviana residente a San Giorgio, un piccolo centro di Aprilia, uno dei quartieri periferici nel quadrante sud della Capitale. E anche se era tutto pronto con la borsa da portare all’ospedale sistemata per bene, al lieto veneto mancava ancora una settimana quando era stato programmato il parto cesareo e tutto sembrava sotto controllo.
Ma quelle contrazioni improvvise, sopraggiunte inaspettate, hanno allarmato la giovane donna che non è stata più in grado di raggiungere l’ospedale più vicino. Non c’è stato altro che provare a far nascere il piccolo in casa, ma le sue condizioni però sono apparse subito problematiche, perché il neonato sarebbe venuto alla luce in posizione podalica. Una posizione particolare con i piedi in avanti che potrebbe infatti risultare pericolosa per il nascituro e per questo si consiglia un cesareo.
Le condizioni del neonato sono apparse subito disperate e a nulla è servita la chiamata d’emergenza che ha addirittura attivato immediatamente l’elisoccorso, previsto per queste situazioni difficili. Il personale medico e paramedico giunto sul posto ha immediatamente trasportato il bambino al vicino ospedale Grassi di Ostia, dove il piccolo cuoricino ha smesso di battere soltanto qualche minuto dopo il suo arrivo. Una vicenda che ha sconvolto la giovane famiglia, scosso tutto il quartiere e acceso l’attenzione sulle circostanze che hanno portato alla drammatica morte del piccolo.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Acilia, che hanno avviato le necessarie indagini per chiarire le dinamiche precise del parto e per accertare eventuali responsabilità. Restano comunque da chiarire diversi aspetti: se la gravidanza fosse considerata a rischio, se la giovane seguisse una terapia particolare e quali fossero le condizioni in cui era stata portata avanti la gestazione.