Ennesima truffa, questa volta però finalizzata ad accedere a un prestito, messa in piedi da un uomo travestito da prelato in un ufficio postale in zona San Pietro
Con il Giubileo alle porte in molte persone si è aguzzato l’ingegno, anche quello che ha portato un uomo a travestirsi da prete e, fingendosi un rispettabile uomo del Signore, a presentarsi davanti agli sportelli di un ufficio postale per provare a chiedere un finanziamento bancoposta, esibendo però una patente di guida precedentemente sottratta a un vero alto prelato dello Stato del Vaticano. La stangata però non è andata a buon fine per alcuni atteggiamenti che hanno insospettito i funzionari dietro lo sportello.
La notte del 24 dicembre prossimo, con l’apertura della Porta Santa in San Pietro da parte di Papa Francesco, si inaugurerà ufficialmente il Giubileo 2025. Sono attesi nella Capitale non meno di 35 milioni di pellegrini nell’arco dei dodici mesi di celebrazioni, con Roma che sarà ancora di più al centro dell’attenzione del mondo Cristiano.
Con il Giubileo alle porte e tutta la città mobilitata per l’inizio delle celebrazioni, un uomo di 61 anni ha pensato bene di provare ad aprire illegalmente un finanziamento bancoposta in un ufficio postale di via Anastasio II, a due passi proprio da San Pietro, vestito da sacerdote. Soltanto la prontezza dei dipendenti della filiale delle Poste italiane ha impedito che la truffa andasse in porto. L’uomo, che indossava un abito talare, ha provato ad accedere a un prestito esibendo un documento falso appena sottratto a un vero alto Prelato dello Stato del Vaticano. Il 61enne, che si era presentato nell’ufficio postale accompagnato da un’altra persona, è stato bloccato grazie al rapido intervento degli investigatori della Polizia Postale che, già da diversi giorni, monitoravano gli uffici postali del quartiere considerati a maggior rischio proprio per possibili reati di truffa.
L’uomo risultava già segnalato alla polizia postale dall’Ufficio frodi di Poste Italiane, inoltre dai controlli successivi è emerso che il finto prete in passato aveva inviato il proprio certificato di morte contraffatto a varie Procure che lo vedevano imputato per ottenere l’estinzione dei processi. Inoltre, al momento del controllo della forze dell’ordine all’interno dell’ufficio postale, è stato trovato in possesso anche di una carta d’identità, perfettamente riprodotta, intestata a un’ignara persona residente nella provincia di Potenza. Sia il finto prete che il suo accompagnatore sono stati arrestati. L’arresto è stato successivamente convalidato dal giudice con l’applicazione della misura degli arresti domiciliari con obbligo del braccialetto elettronico.