Una storia quasi surreale quella accaduta ieri sera, scoperta però soltanto questa mattina, quando qualcuno ha visto questa auto blu ferma sul bagnasciuga e con le ruote quasi nell’acqua
Probabilmente a Roma e dintorni siamo abituati a vedere di tutto e a non meravigliarci più di niente, ma la scena che questa mattina si è presentata davanti agli occhi di chi aveva deciso di fare una passeggiata ritemprante sull’arenile a due passi dal porto di Ostia deve aver sorpreso abbastanza. Neanche fossimo sulla spiaggia di Miami o di qualche altra cittadina balneare della Florida, una Peugeot 206 azzurra, proprio come il colore del mare, era ferma sulla sabbia a due passi dall’acqua tanto che le onde del mare agitato di questi giorni quasi bagnavano le ruote.
E’ toccato ai vigili urbani del X Gruppo Mare intervenire all’altezza del lungomare degli Abruzzi dove, a ridosso dell’ingresso del Porto Turistico, hanno effettivamente trovato il veicolo non soltanto in evidente sosta vietata, ma in una posizione anomala, insabbiato e senza la possibilità di spostarsi da quella posizione piuttosto pericolosa.
Sappiamo della carenza dei parcheggi nella Capitale, ma forse così si è andati decisamente oltre. Non deve essere stato facile infatti per i residenti vicini a quel tratto di arenile del lungomare degli Abruzzi di Ostia capire come avesse fatto quella Peugeot con targa francese a “fermarsi” sul bagnasciuga, con le ruote quasi nell’acqua.
I vigili urbani chiamati dai residenti hanno faticato non poco per capire l’esatta dinamica che ha portato la macchina a fermarsi in quella strana posizione, soprattutto dopo aver chiesto ulteriori spiegazioni al conducente della vettura, un cittadino francese di 38 anni trovato privo di documenti.
L’uomo, alla domanda dei vigili urbani su come fosse arrivato fin lì, ha ammesso che la sera prima aveva scelto proprio quel tratto di spiaggia di Ostia per consumare un rapporto sessuale con una donna non meglio identificata. Ma qualcosa evidentemente deve essere andata storta visto che il 38enne francese, una volta risvegliatosi la mattina successiva, si è reso conto di essere stato derubato del portafogli e del cellulare e della donna “agganciata” la sera prima non c’era più nessuna traccia. Secondo il racconto dell’uomo e dai primi rilievi effettuati, l’auto potrebbe essere arrivata fin lì attraverso un varco all’ingresso del porto, un passaggio laterale che consente di raggiungere facilmente la riva.
Non sono stati rilevati danni lungo il percorso, né segni di impatto contro il muretto che delimita la zona, elemento che fa pensare a una manovra volontaria e non a un errore improvviso. Particolare inquietante perchè farebbe scattare una sanzione diversa per il cittadino francese che potrebbe non solo essere multato per la sosta vietata su un arenile pubblico, ma dovrà anche sborsare i soldi per la rimozione del veicolo.