Tutti i giorni la stessa routine, si divertivano prendendo in giro un ragazzo disabile di 15 anni studente al secondo anno i liceo.
Andare a scuola era diventato un incubo, soprattutto dopo che alcuni compagni avevano creato anche un gruppo Whatsapp per prenderlo in giro; a settembre infatti è stato inserito nel gruppo, dove venivano pubblicate foto che lo ritraevano accompagnate da frasi offensive e denigratorie. Ovviamente la vittima, ferita da ciò che aveva appena visto e letto, ha abbandonato il gruppo e ha trovato la forza di raccontare ai propri genitori quello che era successo.
Il padre ha deciso di recarsi alla polizia di stato portando con se i messaggi offensivi; gli agenti della divisione anticrimine hanno valutato il materiale e per i quattro bulli è scattato l’ammonimento per cyberbullismo; se dovessero ripresentarsi fenomeni simili che potranno offendere o ferire il ragazzo disabile, i quattro giovani verranno denunciati alla procura dei minori.
Convocati negli uffici di Polizia è stato loro spiegato la gravità della loro condotta e sono stati invitati a cancellare riproduzioni e commenti dal proprio telefonino e da qualsiasi altra memoria o archivio, relativi al minore, nonchè dai social network, e a non pubblicare, con mezzi telematici, nulla che lo riguardi senza il suo espresso consenso.