La capitale è tra i primi posti nella graduatoria delle città più pericolose: solo un’altra metropoli la batte. I dati sulla criminalità parlano chiaro e regalano una fotografia veritiera dei pericoli che ogni giorno i romani combattono
Roma si conferma come una delle città con il tasso di criminalità più alto dell’intero Paese. I furti, gli episodi di violenza, gli scippi e (purtroppo) gli omicidi, continuano a moltiplicarsi, portando la capitale tra i primi posti della graduatoria tra le città con gli indici peggiori di criminalità.
Basta guardare i numeri dell’ultimo week end per confermare le enormi difficoltà con le quali gli inquirenti sono chiamati a confrontarsi, per cercare di far mantenere l’ordine pubblico. Tra venerdì è sabato ci sono stati oltre cinquanta fermati per la rissa a Don Bosco, andata in scena nella scorsa settimana, più di mille e cinquecento illeciti legati alla movida e alla sicurezza stradale, l’accoltellamento di tre persone in zona Ostiense, quindici arresti per droga nel cuore della capitale, oltre ad altri episodi che hanno portato Roma su tutti i tg e i siti di riferimento: su tutti, i tre incidenti stradali sulla via Pontina causati da un uomo che viaggiava contromano.
Criminalità in aumento a Roma: i dati
Roma è una delle città italiane più pericolose: i dati, purtroppo, lo testimoniano. E il numero delle operazioni delle Forze dell’ordine lo confermano. Il dato della capitale si conferma alto, al pari di quello delle grandi metropoli turistiche, come Milano e Firenze. Queste le città che si guadagnano la poco onorevole piazza d’onore della classifica realizzata da Il Sole 24 Ore e che tiene in esame l’indice della Criminalità. Una classifica che regala una fotografia veritiera delle province meno sicure della penisola.
I numeri sono eloquenti e testimoniano una tendenza piuttosto chiara. Attraverso la top ten della classifica è facile verificare come i reati sono in aumento sia nelle grandi città (più popolate e con maggiori occasioni di realizzare eventi delittuosi), che in quelle meno turistiche. La graduatoria dimostra come a livello nazionale le denunce sono in aumento per la prima volta dal 2013, con una crescita del 3,8% rispetto al 2022, con particolare aumento dei reati violenti: omicidi, percosse, lesioni e rapine.
Al primo posto, in questa speciale graduatoria, c’è Milano: il capoluogo meneghino si conferma maglia nera tra le città più violente, con il maggior numero di reati denunciati nel 2023: in città e in tutto l’hinterland sono oltre 7mila le segnalazioni ogni 100mila abitanti nel corso del 2023. Nel capoluogo lombardo, da anni in cima a questa classifica, le denunce sono in crescita del 4,9% rispetto al periodo pre-pandemia, con record negativi nei furti e nelle rapine. È terza per violenze sessuali e quinta per reati connessi agli stupefacenti. Nel complesso, i reati denunciati nell’area metropolitana sono in lieve aumento: +4,9% rispetto al pre Covid.
Roma, in aumento questo tipo di reati
Se Milano piange, Roma non ride di certo. La capitale d’Italia infatti si assesta al secondo posto nella classifica delle città più violente nella nostra Nazione. Le denunce sono in netto incremento: Roma ha fatto segnare infatti un poco edificante più 16,7 per cento rispetto al periodo pre Covid (il 2019) e un più undici per cento sul 2022. Nella capitale si sono moltiplicati i furti (aumentati del diciassette per cento) e i reati predatori (su tutte le rapine, che hanno fatto registrare un più ventiquattro per cento). In aumento anche i reati connessi allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti.
Al terzo posto, dopo Milano e Roma, si piazza Firenze: il capoluogo toscano primeggia in una speciale graduatoria: le rapine in strada, aumentate in modo vertiginoso (oltre il cinquantasei per cento). Il fenomeno, secondo gli esperti, sembra legato anche al flusso turistico: le grandi città, meta di milioni di visitatori ogni anno, vedono crescere i reati predatori e violenti. Il 30% dei reati in Italia nel 2023 è stato segnalato nei 14 capoluoghi principali, con Milano e Roma che da sole rappresentano il 15% del totale.
Criminalità: le prime dieci posizioni delle città più pericolose
La top 10 della classifica è popolata da grandi città e mete turistiche: Firenze (3ª), Rimini (4ª), Torino (5ª), Bologna (6ª), Prato (7ª), Imperia (8ª)e Livorno (10ª). Napoli (12ª), invece, cede il posto a Venezia (9ª) tra le prime dieci province per numero di reati registrati nel 2023. In controtendenza rispetto ai grandi centri urbani, le province di Oristano, Potenza e Treviso risultano essere le più sicure d’Italia, posizionandosi in fondo alla classifica. Qui le denunce sono decisamente inferiori. Un dato interpretato come segno di un maggiore controllo del territorio o di una possibile omertà per l’assenza di un’efficace azione dello Stato.