Non si sa se stessero lì già da prima o se siano apparse dopo l’inizio della guerra tra Israele e Hamas, ma sempre più scritte antisemite arricchiscono i muri e i beni pubblici di Roma.
L’ultima ha fatto scalpore perché si trovava sui muri esterni del Ministero della Cultura in via del Collegio Romano. Recitava Fuck Israel. Ce n’era anche un’altra che è stata subito rimossa, che in arabo malediceva la madre di Israele, “maledetta la madre di Israele”, appunto.
Entrambe sarebbero state scritte con una bomboletta spray nera. L’episodio diventa ancora più inquietante se si pensa che ad ottobre il Parlamento ha dato il via libera al disegno di legge che istituisce nella Capitale il Museo della Shoah, che è stato fortemente voluto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Questo è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. A Nettuno sono state trovate delle svastiche disegnate sulle balaustre e sulle panchine del lungomare.
Secondo la polizia la scritta potrebbe essere una ragazzata e che non si tratta di una minaccia terroristica. La svastica sarebbe anche stata cancellata con una X.
Roma non è l’unica città teatro di questi atti vandalici a sfondo razzista. Anche a Milano negli ultimi giorni sono comparse scritte antisemite e filonaziste. Nel capoluogo lombardo si terrà una doppia manifestazione sabato, una pro-Palestina e l’altra pro-Israele. Il sindaco Beppe Sala si è detto “preoccupato”, “ma anche dalla discussione con prefetto e questore credo che la situazione sia sotto controllo e che schiereranno senz’altro le misure giuste”.
Commentando le scritte contro gli ebrei, il primo cittadino di Milano ha poi dichiarato: “Purtroppo uno spirito antisemita c’è nella nostra società, non c’è dubbio, ed è qualcosa su cui noi non dobbiamo porre molta attenzione”.