Nella giornata di ieri le Fiamme Gialle hanno messo a segno un colpo contro la contraffazione illegale di oggetti, memorabilia e ricordi raffiguranti il Vaticano e il Giubileo
Mancano oramai meno di tre mesi all’apertura della Porta Santa in San Pietro da parte di Papa Francesco, gesto che sancirà l’inizio ufficiale delle celebrazioni dell’Anno Santo e porterà nella Capitale oltre 30 milioni di pellegrini nell’arco dei dodici mesi di eventi, liturgie e festeggiamenti vari. Un evento che non poteva non attirare anche un mercato parallelo e illegale di oggetti sacri “Made in China”.
Roma si prepara a vivere uno degli eventi più attesi e importanti degli ultimi anni, quello del Giubileo 2025. Con l’avvio ufficiale del conto alla rovescia e un investimento di circa 4 miliardi di euro per i cantieri già in corso, la capitale italiana è sotto pressione per completare i numerosi interventi infrastrutturali e urbanistici necessari a sostenere il flusso straordinario di pellegrini e turisti attesi da ogni parte del mondo.
La Capitale si prepara da molti mesi per l’apertura ufficiale dell’Anno Santo e per accogliere milioni di pellegrini che arriveranno da ogni parte del mondo per le celebrazioni. Centinaia e centinaia di cantieri più o meno grandi sono stati aperti in quasi tutti i quartieri della città per migliorare le strutture di accoglienza e ricezione dei turisti. Un modo per modernizzare infrastrutture vie, piazze, marciapiedi e tutto quello che potrà aiutare a “servire” meglio i pellegrini e i turisti che arriveranno nella Città Eterna, con buona pace dei cittadini romani, in questo periodo alle prese con l’ancora più caotico del normale traffico di Roma. La grande affluenza di visitatori e l’inevitabile giro di denaro che segue hanno portato anche a un deciso impulso del mercato parallelo della contraffazione e del tarocco, con già migliaia di pezzi pronti a essere immessi su piazza nell’attesa dell’arrivo dei pellegrini.
Ecco perchè una task force antisofisticazione è già da tempo in azione con controlli mirati e ieri, proprio nel corso di un apposito piano di controlli messo in campo nella Capitale presso rivendite di souvenir e di oggettistica sacra ubicate nel centro storico, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 100mila articoli non ufficiali e di dubbia provenienza, molto probabilmente legati al mercato asiatico. Il sequestro della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma ha riguardato tutta una serie di articoli che recavano abusivamente i loghi del Vaticano e del “Giubileo 2025”. Pendagli, rosari, bracciali e medagliette recanti abusivamente loghi registrati dalla Santa Sede raffiguranti la “Tiara papale” e il simbolo del “Giubileo 2025-Pellegrini di speranza” erano già pronti sui banchi e sugli scaffali per essere venduti a ignari pellegrini e turisti. Quattro persone di etnia sinica, titolari di rivendite di souvenir e di oggettistica sacra, sono state denunciate per introduzione e vendita nel territorio nazionale di prodotti contraffatti e per immissione in commercio di prodotti contenenti sostanze vietate dalla normativa comunitaria.