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Cronaca Roma

Roma: l’incredibile vicenda del controllore Atac che non rileva multe perchè “cittadino del mondo”

Il dipendente dell’azienda di trasporto pubblico, pur di non lavorare, ha deciso di dichiararsi apolide e quindi impossibilitato a svolgere la mansione di pubblico ufficiale

Nella Capitale d’Italia può accadere qualsiasi cosa, ma forse questa volta siamo al paradosso più assoluto. Un dipendente dell’Atac, l’azienda di trasporto pubblico di Roma sempre nel  mirino dei cittadini per lo stato dei mezzi pubblici non proprio nuovissimi e spesso vittime di guasti o altri problemi, ha pensato bene di non svolgere in pieno le mansioni per le quali era stato assunto, perchè si considera apolide, un cittadino del mondo, quindi non in grado di rilevare eventuali sacrosante multe a bordo del mezzo pubblico.

Incredibile vicenda di un dipendente Atac – Roma.Cityrumors.it –

 

Un apolide è un uomo o una donna che non possiede la cittadinanza di nessuno stato. Sono circa 10 milioni gli apolidi nel mondo (si tratta di una stima, non esiste una cifra esatta). Alcuni apolidi sono anche rifugiati, ma non tutti i rifugiati sono apolidi e molti apolidi non hanno mai attraversato una frontiera.

Cittadino del mondo

“Sono apolide e mi sento cittadino del mondo, quindi non mi sento in dovere di svolgere la mansione di pubblico ufficiale“. Questa l’incredibile motivazione per la quale un dipendente dell’Atac, l’azienda di trasporto pubblico della Capitale, ha cercato di giustificare il suo mancato operato in servizio, tanto da ricevere la lettera di licenziamento da parte dell’azienda. “Risulta che, nelle giornate corrispondenti ai turni di servizio a lei assegnati, lei abbia regolarmente attestato l’inizio e la fine del suo orario di servizio ai rilevatori badge aziendali presenti presso la sede di Garbatella, ma che non abbia mai utilizzato il servizio di interrogazione delle targhe auto”, questa una parte della lettera che i primi di agosto scorso comunicava all’uomo l‘interruzione del rapporto lavorativo da parte dell’Atac. E’ risultato infatti che, dopo aver timbrato il cartellino giornaliero, il dipendente non avesse mai utilizzato il servizio di interrogazione delle targhe auto dell’app E-MulteS installata sui telefonini assegnati agli ausiliari del traffico, proprio per lo svolgimento dell’attività di controllo sulle strade per punire le auto lasciate in sosta che impediscono il regolare passaggio e quindi l’esercizio pubblico all’autobus su una determinata linea.

Il dipendente Atac apolide – Roma.Cityrumors.it –

 

Inoltrato comunque il ricorso

Dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento, l’uomo ha cercato di motivare il suo comportamento di fronte all’azienda, affermando che comunque aveva svolto altre mansioni nelle giornate di lavoro come guidare la macchina dell’azienda e aiutare i colleghi. Quando la vicenda è finita in tribunale, il lavoratore ha tentato di difendersi davanti ai giudici con l’incredibile motivazione “Sono apolide, mi sento cittadino del mondo e quindi non posso svolgere le mansioni di pubblico ufficiale”. Una motivazione talmente assurda che non poteva reggere davanti ai giudici, che infatti hanno confermato la legittimità della decisione di licenziare il proprio dipendente da parte dell’azienda pubblica.