È successo ieri alla fermata Piramide della Capitale. La vittima è un operatore di Astral, società della Regione responsabile della manutenzione della linea ferroviaria Roma-Lido
E’ bastato l’arrivo della prima pioggia di stagione per creare i soliti disagi in città e nei dintorni. Soprattutto sul litorale romano, nella zona di Ostia si è abbattuta una vera e propria bomba d’acqua che ha immediatamente allagato strade, negozi e cantine, mettendo in ginocchio la tratta della metro Roma – Lido, andata subito in tilt con evidenti ripercussioni sui tempi di percorrenza.
E lo stop della Metromare, proprio per le stazioni che servono il lido, causa maltempo ha avuto come diretta conseguenza il gravissimo episodio accaduto presso la stazione di Porta San Paolo, quando i pendolari in attesa di poter rientrare a casa, alla notizia dell’annullamento delle corse causa allagamenti, hanno pensato bene di aggredire un operatore della stazione che, chiuso nel suo gabbiotto, ha avuto un malore ed è dovuto ricorrere a cure mediche.
Il primo violento nubifragio che si è abbattuto sulla Capitale ieri, in particolare nella zona del lido di Ostia, ha provocato danni e tanti problemi dovuti agli allagamenti improvvisi. Ne ha fatto le spese immediatamente la metropolitana che da Roma porta a Ostia, alle 15 sempre carica di lavoratori pendolari che a quell’ora tornano a casa. Ma proprio gli allagamenti hanno bloccato dalle 13 alle 15:30 le corse provocando una reazione poco ortodossa da parte dei viaggiatori inferociti che se la sono presa con un addetto dell’Astral alla stazione di Porta San Paolo. L’uomo per lo spavento prima ha tentato di chiudersi dentro il gabbiotto di sorveglianza, poi ha avuto un malore, accasciandosi a terra privo di sensi, ed è stato necessario chiedere l’intervento dei paramedici. È stato così trasportato all’ospedale San Camillo, dove è tuttora in osservazione.
Il grave fatto è avvenuto proprio di fronte ai binari del treno fermo da più di venti minuti perché l’acquazzone aveva causato noie alla linea elettrica dei locali tecnici della stazione di Acilia, impedendogli di partire. “In 18 anni di lavoro, prima come dipendente Atac e poi dal 2022 in Astral, non aveva mai subito qualcosa del genere. Così è una guerra tra poveri. La rabbia e l’odio che gli utenti provano dovrebbero riversarla altrove, di certo non contro noi lavoratori. Non c’entriamo nulla”, ha raccontato ai cronisti il dipendente dell’azienda di trasporti pubblica. Non riuscendo ad avere informazioni, ecco che la frustrazione dei pendolari si è riversata sull’uomo, ma i viaggiatori che quotidianamente sono costretti a prendere il treno per andare a lavoro, a causa dei numerosi disservizi della linea, sono ogni giorno più furiosi e gli umori stanno raggiungendo livelli preoccupanti. Per calmare gli animi dei passeggeri sono dovuti intervenire i Carabinieri.