Otto persone sono finite in manette nell’ambito di una task force dei carabinieri a Roma.
Durante un servizio quotidiano di controllo del territorio i militari dell’Arma della stazione Viale Libia hanno bloccato tre donne di 21, 18 e 23 anni, tutte di origine bosniaca, che avevano appena oltrepassato le barriere antitaccheggio di un negozio di abbigliamento di viale Libia.
I carabinieri sono stati allertati da una dipendente del negozio e quando hanno fermato le tre indagate hanno recuperato la refurtiva e sequestrato anche oggetti atti allo scasso.
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia Casilina invece, hanno arrestato altre due donne, entrambe romene di 21 e 22 anni. Sono state sorprese dal personale della sorveglianza di un negozio di via Casilina mentre oltrepassavano rapidamente le casse senza pagare.
Il vigilante ha allertato i carabinieri che, giunti sul posto hanno accertato che le indagate avevano rubato alcuni prodotti cosmetici per un valore complessivo di 460 euro. Le donne aveva anche rimosso i dispositivi antitaccheggio.
Non si ferma il fenomeno dei borseggiatori: durante i controlli effettuati sui mezzi pubblici e nella metro di Roma sono finite in manette tre persone alla fermata Spagna. I carabinieri della stazione di Viale Eritrea hanno arrestato in flagranza due cittadini cileni di 37 e 34 anni, mentre tentavano di rubare un portafogli di una turista francese che non si era accorta di nulla.
Sempre alla fermata della metro Spagna, i carabinieri della Stazione di Roma Quirinale hanno arrestato un altro cittadino cileno di 24 anni mentre rubava un portafogli a una turista danese che era sulla banchina in attesa della metropolitana. La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata alla vittima.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.