Dal prossimo 1 novembre, con l’entrata in vigore dei nuovi confini della fascia verde ZTL, è previsto un giro di vite per le auto più inquinanti
Con l’arrivo dell’autunno, Roma si prepara a nuove sfide urbane. Non bastavano tutti i cantieri aperti in città in vista del Giubileo del 2025 che hanno complicato ancora di più la circolazione sulle strade per gli automobilisti, ma tra un paio di settimane dovrebbe diventare operativa la nuova ZTL Fascia Verde, che tanti dibattiti e successive critiche ha già provocato nei mesi scorsi.
Anche se ancora non è arrivata nessuna risposta ufficiale della Regione Lazio sulle proposte di modifica presentate da Roma Capitale per quanto riguarda i divieti di accesso alla Fascia Verde, nelle ultime ore appare ormai scontato un rinvio al 2024 dello stop ai veicoli diesel Euro 4 e a quelli a benzina Euro 3. La discussione resta aperta con buona pace dei cittadini romani appesi a una decisione che potrebbe modificare la quotidianità di tanti.
Mancano meno di 15 giorni all’entrata in vigore a Roma della nuova Ztl fascia verde che dal 1 novembre prevede nuovi divieti per le auto più inquinanti, con 51 varchi elettronici a fare da guardiani. Infatti, se fino al 31 ottobre 2023 solo gli agenti della Polizia locale possono continuare a multare le auto più inquinanti che circolano senza permesso nella gigantesca Ztl Fascia Verde di Roma, dal 1 novembre, invece, saranno gli occhi delle telecamere installate sui varchi elettronici a monitorare gli accessi, con ammende sicure per chi sbaglia di circa 95 euro. Fino ad oggi a non poter entrare nelle zone a traffico limitato sono le vetture a benzina e a gasolio fino a Euro 2, e quelle a gasolio fino a Euro 3 (nonché ciclomotori e motoveicoli Euro 1 e precedenti). Dal prossimo mese il divieto dovrebbero essere ulteriormente inasprito impedendo la libera circolazione anche alle vetture a benzina Euro e 3 e quelle a gasolio Euro 4. Un provvedimento che ha fatto andare su tutte le furie gli automobilisti e tutte le associazioni di categoria che si ritroverebbero con macchine di appena 3-4 anni di vita già considerate fuorilegge. Tutto questo perché l’Unione Europea ha multato l’Italia per i problemi ambientali della Capitale e ha imposto di prendere provvedimenti con l’obiettivo di limitare le emissioni di Pm10, polveri sottili, e No2, biossido di azoto e di evitare sforamenti dai limiti previsti dalla legge. Per accettare le modifiche, l’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione ambientale, dovrà verificare e certificare che gli aggiustamenti rispettino le prescrizioni del Parlamento Europeo.
Ma la delibera firmata tempo fa dallo stesso sindaco Gualtieri, che introduceva la spiacevole regola per gli automobilisti romani, è stata per il momento congelata, così il completamento dell’installazione delle telecamere in tutti i nuovi varchi della fascia verde. Troppe le polemiche uscite all’indomani della diffusione della notizia tanto da spingere la Giunta capitolina a cercare una soluzione intermedia. Al vaglio ci sarebbe la proroga di un anno per gli Euro 4 diesel ed Euro 3 a benzina. Ma anche un pacchetto di ingressi o il sistema Move-in, da installare sui veicoli, con un numero di chilometri definito per le auto più vecchie. Un piano di modifiche che la Regione sta valutando in ‘maniera seria e rigorosa’ per vedere, insieme ai tecnici dell’Arpa, se le soluzioni non andrebbero contro le misure imposte dall’Unione europea.