Migliaia di persone in piazza per protestare dopo lo stupro della ragazza di 23 anni al Tufello. Il numero delle violenze sulle donne nella capitale è in costante crescita
“La sera vogliamo uscire per strada ed essere tranquille”. La manifestazione organizzata nel quartiere Tufello ed in risposta allo stupro della ragazza di 23 anni, nella notte tra sabato e domenica, ha visto la mobilitazione generale. Migliaia di persone sono scese in strada per chiedere giustizia e per lanciare un grido di allarme. “Poteva accadere a chiunque: su quella strada poteva esserci nostra figlia”, ha detto una partecipante. “La sera dobbiamo tornare a casa ed essere tranquille”, ha ribadito un’altra.
Sulla vicenda restano ancora tanti punti da chiarire. La vittima, una studentessa fuori sede di ventitrè anni, ha raccontato agli inquirenti di essere stata aggredita e violentata nella notte tra sabato e domenica tra via Gran Paradiso e Via Monte Pattino: in una zona piena di case. Sarà nuovamente ascoltata dai Carabinieri: con lei sarà sentito anche l’ex compagno, e l’uomo che l’ha soccorsa, accompagnandola al Pronto Soccorso dell’Ospedale Pertini, dove è stata soccorsa.
Tanti ancora i punti da chiarire. Purtroppo non erano presenti telecamere in grado di regalare delle immagini chiare; la donna ha dichiarato di essere stata aggredita da tre uomini che parlavano tra di loro, ma che non è riuscita a capire cosa si siano detti. L’assenza di lampioni in zona ha poi reso ancora più difficile l’identificazione. La ragazza ha raccontato di essere stata bloccata all’angolo tra via del Gran Paradiso e via di Valle Melaina da tre uomini descritti come di origine nordafricana, due dei quali l’avrebbero immobilizzata e il terzo l’avrebbe stuprata. Una vicenda che però è ancora tutta da confermare e sulla quale, anche l’ex ragazzo, avrebbe avanzato delle perplessità.
Un episodio che ha colpito l’opinione pubblica e riacceso i riflettori sulla sicurezza in città. Negli ultimi anni i numeri delle violenze e degli stupri è aumentato in modo clamoroso: negli ultimi due anni sono almeno sedici gli episodi di stupri confermati: pochi giorni fa era stata denunciata la violenza subita da una diciottenne al Parco di Tor Tre Teste. La ragazza si trovava con il fidanzato: un gruppo di magrebini li ha fermati, ha immobilizzato il compagno e ha violentato la ragazza. Un luogo dove una 60enne era stata rapinata e stuprata da un 26enne gambiano ad agosto del 2025. Lo stesso uomo aveva violentato una 44enne in attesa dell’autobus.