Vista la delicata situazione in Medio Oriente che minaccia di coinvolgere altre nazioni e allargare il conflitto, a Roma venerdì prossimo si potrebbe svolgere una manifestazione per la pace nel mondo
Proprio per il 27 ottobre il Papa aveva indetto una giornata di preghiera e digiuno, annunciandola durante l’udienza generale e invitando anche i fedeli delle altre confessioni cristiane e di altre fedi. Papa Francesco al termine dell’udienza generale, infatti, ha rivolto il suo pensiero a quanto sta avvenendo in Palestina e Israele e ha invitato i credenti di ogni religione a un giorno di digiuno e penitenza. La guerra cancella il futuro, tacciano le armi, si ascolti il grido di pace dei poveri, della gente, dei bambini. La vicinanza anche all’Ucraina di cui adesso non si parla più.
E’ venuta da Amnesty International la proposta di una marcia silenziosa per le vie della Capitale senza simboli o bandiere per il prossimo 27 ottobre. Solo la propria presenza per chiedere che la pace abbia il sopravvento sulle guerre, soprattutto su quello che sta accadendo a Gaza e in Israele. “L’ipotesi è quella di fare per il 27 ottobre una marcia silenziosa per la pace a Roma. Se si riesce a mettere insieme tutti sarebbe la cosa più opportuna”, ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty. “I dettagli sono ancora da definire, sicuramente l’idea è quella di fare una cosa unica e grande a Roma poi se si riescono a fare iniziative locali è meglio. L’idea è di fare una cosa silenziosa e senza bandiere. Il percorso è uno dei dettagli ancora da definire”.
La manifestazione silenziosa si dovrebbe svolgere venerdì prossimo alle 18:30 a Piazza dell’Esquilino, nei pressi della Stazione Termini. Alla marcia silenziosa avrebbero aderito oltre 50 associazioni del terzo settore. “Vogliamo essere vicini alle vittime e dimostrare rispetto per la vita umana come non abbiamo visto fare da nessuna delle parti coinvolte”. Lo ha detto Tina Marinari, responsabile ufficio campagne di Amnesty International Italia durante la conferenza “Emergenza Gaza: proteggere la popolazione civile, stop alla violenza” organizzata da Amnesty e dall’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale. Ad aderire anche Rete Pace e Disarmo che ha sottoscritto il documento promosso da Amnesty e Aoi “per rimettere al centro della discussione l’importanza del diritto internazionale e la necessità di alzare la voce per difendere la dignità e i diritti umani di tutti le persone coinvolte nel conflitto”. Durante la conferenza è arrivato anche l’accorato appello di Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina: “Dobbiamo chiedere perdono come comunità internazionale per quello che sta accadendo a Gaza. Chiediamo il cessate il fuoco subito, ma basta tregue che hanno portato solo altra distruzione e morte. Anche il Papa intanto ha cercato di mobilitare i fedeli con una giornata di preghiera, digiuno e penitenza per la pace proprio per lo stesso venerdì 27 ottobre. Le ragioni sono il timore per quanto sta avvenendo in Terra Santa e negli altri focolai di guerra nel mondo.