Anche la città di Roma figurerebbe nelle immagini riprese dal satellite spia nordcoreano, lanciato in orbita la settimana scorsa, e messe a disposizione del leader di Pyongyang
Secondo quanto riferito dalla Kcna, la stessa agenzia di stampa statale di Pyongyang, ci sono anche quelle di Roma, oltre a quelle di alcune città americane e della Casa Bianca, tra le immagini catturate dal nuovo satellite militare da ricognizione lanciato dalla Corea del Nord. Le immagini, riprese dal 25 al 28 novembre, sarebbero state già visionate dal leader supremo nord coreano, Kim Jong.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è diviso sull’opportunità di condannare il lancio del satellite spia militare effettuato la scorsa settimana dalla Corea del Nord. Sin da dicembre 2017 il principale organo di sicurezza dell’organizzazione mondiale non è riuscito ad adottare azioni tangibili, come l’approvazione di una risoluzione o dichiarazione di sanzioni, in risposta all’impiego da parte di Pyongyang della tecnologia per missili balistici.
La Corea del Nord non lascia, anzi raddoppia e spinge ancora più in lato l’asticella della tensione con gli altri paesi occidentali. Infatti, il recente lancio di un satellite spia ribattezzato ‘Malligyong-1’ ha sollevato gravi preoccupazioni a livello internazionale. Anche in Italia sale la preoccupazione per quanto sta avvenendo al confine tra le due Coree, perchè è stata proprio l’agenzia ufficiale nord coreana ad annunciare, nella mattinata di oggi, che alcune riprese effettuate dal satellite appena entrato nell’orbita prefissata, hanno riguardato proprio la Capitale. Insomma Pyongyang ci sta spiando, tanto quanto sta spiando gli Stati Uniti, e questo non è un bel segnale per il nostro paese. Il satellite spia avrebbe quindi già fornito immagini di Roma e di Washington con la Casa Bianca e il Pentagono al leader coreano Kim Jong. Ha catturato anche le immagini della base aerea militare statunitense Anderson a Guam, nel Pacifico, della stazione navale Norfolk e del cantiere navale di Newport News in Virginia.
Malgrado si trovi ancora nella fase sperimentale, il satellite è in anticipo di due giorni sull’iter di completamento dei preparativi per il suo avvio ufficiale, motivo per cui Kim ha voluto esprimere il proprio apprezzamento ai dipendenti del Centro di controllo generale di Pyongyang. “I lanci della Corea del nord rappresentano un grave rischio per l’aviazione civile e il traffico marittimo internazionale”, ha dichiarato il vice segretario generale delle Nazioni Unite per Medio Oriente, Asia e Pacifico, Mohamed Jaled Jiari, intervenendo davanti all’esecutivo Onu. La Corea del Nord “sta cercando spudoratamente di sviluppare i suoi sistemi di consegna di armi nucleari”, ha dichiarato Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. “Eppure, ci sono due membri permanenti che si sono rifiutati di condannare questo pericoloso lancio e altri simili”, ha detto l’inviata degli Stati Uniti, facendo apparentemente riferimento a Russia e Cina, che detengono diritto di veto.