Pro+Vita%3A+%26%238220%3BI+murales+sulla+nostra+sede%3F+Nessuno+pu%C3%B2+cambiare+la+verit%C3%A0%26%238221%3B
romacityrumorsit
/cronaca-roma/pro-vita-i-disegni-nessuno-puo-cambiare-la-verita.html/amp/
Cronaca Roma

Pro Vita: “I murales sulla nostra sede? Nessuno può cambiare la verità”

I responsabili dell’organizzazione, dopo l’ennesimo attacco subito nella sede: “ I figli nascono solo grazie a un uomo e una donna, una verità di natura che nessun atto vandalico potrà mai nascondere”

Un ennesimo attacco perpetrato ai danni dell’Associazione Pro Vita & Famiglia. La vetrina, raffigurante un grembo materno, simbolo dell’organizzazione che da anni opera al fianco di numerose famiglie in difficoltà, è stata nuovamente vandalizzata. Questa volta sono stati realizzati due murales, che hanno coperto il disegno originale. Nel primo viene raffigurata una natività arcobaleno, con due Madonne che accudiscono Gesù Bambino, nell’altro si vede San Giuseppe che intaglia una bara, a simbolo del patriarcato.

Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & FAmiglia, dopo gli attacchi subiti nella sede di Viale Manzoni a Roma – Roma.Cityrumors.it

Dopo i vergognosi attacchi subiti il 25 novembre scorso, durante le manifestazioni contro le violenze di genere, la sede romana di Pro Vita è stata presa nuovamente d’assedio. Solo mercoledì scorso il murales originario era stato ripristinato. “Dopo i violenti e recenti attacchi che hanno interessato la nostra sede di Pro Vita & Famigliaaveva detto Jacopo Coghe, portavoce dell’organizzazione -, in particolare lo scorso 25 novembre durante la Manifestazione contro la violenza sulle Donne – con la devastazione di saracinesche e vetrine, il lancio di un ordigno che solo per caso non è esploso, e l’imbrattamento dell’immagine che campeggiava sulla serranda principale, abbiamo ora ripristinato il disegno originale: un bambino nel grembo materno con la scritta Scelgo La Vita. Scegliere la Vita è e sarà sempre un atto di coraggio e di umanità e portare avanti questo messaggio è per noi un modo per stare accanto alle donne, ai loro diritti, alle famiglie e stare dalla parte dei più piccoli e di chi non ha voce, come appunto i nascituri. Insomma un messaggio di pace e di dialogo, mai di polemica o di discriminazione come è stato detto in modo falso e assurdo da chi ci ha attaccato, facendo passare noi per quelli violenti e offensivi”

Chi è Laika, la street artist autrice dei murales

Ma gli attacchi non si sono fermati. I due murales disegnati sulla vetrina principale della sede, sono firmati da Laika, artista di strada che sul suo blog (parlando in terza persona) si descrive così: “Laika MCMLIV è un’attacchina romana attiva dal 2019. Il suo nome è un omaggio al primo essere vivente nello spazio. Usa la maschera per esprimere la propria arte senza filtri, preservando la sua vita privata. Non è importante sapere chi c’è dietro la maschera: davanti c’è una donna che con ironia interpreta la realtà. Che sia attraverso poster, adesivi o quadri, LAIKA affronta qualsiasi tematica, dalle più serie alle più leggere, in chiave ironica e disincantata. Tra i personaggi oggetto delle opere della Street Artist troviamo Daniele De Rossi, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi, Greta Thunberg e Sonia Hang Zhou, Patrick Zaki e Giulio Regeni, Boris Johnson e Fidel Castro”.

I due murales hanno imbrattato la sede di Pro Vita: “Vogliamo ringraziare la Street Artist ‘Laika’ per il murales con cui ha imbrattato la serranda della sede nazionale di Pro Vita & Famiglia a Roma nella Vigilia di Natale: rappresentando con poca originalità un Presepe arcobaleno con ‘due Madonne’ ci ricorda che, nella realtà dei fatti, i figli nascono solo grazie a un uomo e una donna, una verità di natura che nessun atto vandalico potrà mai nascondere”, ha proseguito Coghe.

La natività con due Madonne e San Giuseppe simbolo del Patriarcato. I due murales che hanno imbrattato la sede di Pro Vita a Roma – Roma.Cityrumors.it

I disegni e le minacce di morte

In merito al disegno che immortala San Giuseppe Artigiano, nello scolpire una bara, tra fiumi di sangue che scorrono e la scritta che inneggia al Patriarcato, il portavoce di Pro Vita ribadisce: “Quanto all’immagine di San Giuseppe che intaglia una bara per il ‘patriarcato’, dipinta sempre dalla cosiddetta artista, segnaleremo alla Digos questo ennesimo riferimento alla morte che ci viene rivolto da attivisti politici di estrema sinistra, sulla scia dell’ordigno esplosivo lanciato nel nostro ufficio durante il corteo trans-femminista di Non Una Di Meno del 25 novembre scorso, su cui le indagini sono tuttora in corso”.

Nelle ultime settimane la sede di Pro Vita ha subito minacce e attacchi di ogni tipo. I responsabili hanno atteso che gli esponenti politici di centrosinistra prendessero le distanze da ciò che è accaduto, ma in più di un’occasione hanno atteso invano. Nonostante questo, da parte dei responsabili, si è sempre cercato un dialogo: “Proprio nel segno del dialogo – ha ribadito Coghe – invitiamo tutti a un confronto franco e aperto: se volete contestarci non imbrattate o vandalizzate la nostra sede, ma venite a bussare. Troverete sempre aperto e sempre noi di Pro Vita & Famiglia pronti a parlare e a misurarci anche con chi ha idee radicalmente opposte alle nostre. Violenza fisica e verbale non portano da nessuna parte se non ad una controproducente polarizzazione delle questioni, che fa ancora più male ai diritti di famiglie, donne, uomini e bambini”.