Mancano ancora 50 giorni all’inizio dell’evento giubilare, ma nella maggior parte degli esercizi commerciali del centro di Roma sono cominciati gli aumenti ingiustificati dei prezzi
Il Giubileo è oramai alle porte. La notte del 24 dicembre, con l’apertura da parte di Papa Francesco della Porta Santa della Basilica di San Pietro, si inaugurerà l’Anno Santo 2025. Un evento che porterà Roma ancora più al centro del mondo Cristiano, tanto che sono attesi oltre 35 milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo nei dodici mesi di celebrazioni. La Capitale da molti mesi oramai si sta preparando per il grande evento, tra infiniti cantieri, grandi opere, ristrutturazioni e proclami ufficiali da parte del sindaco Gualtieri.
Il Giubileo non sarà soltanto un evento dedicato alla Cristianità, ma sarà anche il momento giusto per provare a incrementare gli affari per tutte quelle attività impegnate nel settore del turismo, del commercio e della ristorazione, che potranno beneficiare dell’arrivo di molti turisti in più nella Capitale.
La Capitale da mesi si sta preparando al grande evento del Giubileo 2025. Un anno di celebrazioni, un anno di eventi che catalizzeranno l’attenzione di tutto il mondo Cristiano sulla Capitale, con milioni di pellegrini attesi a Roma nei dodici mesi del prossimo anno. Ma come per tutti i grandi eventi, capaci di spostare così tante persone, ecco che tutto serve per cercare maggiori introiti, tutte le attività coinvolte pensano di massimizzare i guadagni anche grazie ad aumenti ingiustificati oltre che sproporzionati e, nonostante manchino ancora quasi due mesi all’apertura del Giubileo, arrivano soprattutto dagli esercizi commerciali del centro di Roma i primi segnali di come tutto potrebbe diventare semplicemente un colossale business. Hotel alberghi, Bed and breakfast, ma anche ristoranti, pizzerie, bar, tutti hanno già adeguato il loro listino prezzi a volte anche del 50%. Un salasso che viene presentato ai turisti che in questi giorni sono già arrivati nella Capitale.
Diverse famiglie e coppie, in visita per l’importante evento religioso, si trovano già a fronteggiare spese che, in zone centralissime come quelle vicine alla Basilica di San Pietro, superano facilmente i venti euro per una semplice colazione o spuntino. Questo non è solo il risultato dell’inevitabile afflusso di turisti, ma anche di una strategia commerciale che sfrutta l’aumento della domanda. Per i ristoratori si tratta di un’opportunità imperdibile per incrementare i profitti, approfittando delle circostanze. Il tipico caffè espresso varia dai 3 ai 4 euro, il cappuccino raggiunge i 6 euro, e un tramezzino costa 8 euro. E una bottiglietta d’acqua da mezzo litro, al tavolo, viene fatta pagare come un caffè. Ma anche il Comune ha pensato di utilizzare il Giubileo come volano per la propria economia tanto da ritoccare persino i prezzi di musei e siti archeologici. La Giunta della Capitale ha infatti approvato un rincaro sugli abbonamenti, in particolare delle card Roma Pass 72h e 48h che, oltre a permettere l’accesso alle diverse attrazioni culturali, consentono anche di viaggiare gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblici. Insomma sarà anche un grande appuntamento liturgico e di meditazione, ma per qualcuno anche una grande fonte di guadagno.