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Cronaca Roma

Polizia irrompe in clinica e ferma l’operazione in corso: scattano gli arresti

Le forze dell’ordine sono state protagoniste di un blitz clamoroso: sono entrate in una clinica romana e hanno fermato un intervento chirurgico: il chirurgo aveva già il bisturi in mano

Un blitz in piena regola, effettuato all’improvviso e che ha colto tutti di sorpresa. Le forze dell’ordine sono entrate all’interno di una clinica romana ed hanno fermato il chirurgo che si apprestava a realizzare un intervento. Aveva già il bisturi in mano e sul lettino della sala operatoria era già stesa una donna, che aspettava di essere sedata per essere operata. Quando le forze dell’ordine sono entrate dentro la struttura, hanno colto tutti di sorpresa.

Polizia irrompe in clinica e ferma l’operazione in corso: scattano gli arresti – roma.cityrumors.it –

“Fermi tutti, interrompete subito l’operazione e mani in alto”: queste le parole che gli agenti hanno urlato una volta entrati all’interno del presidio medico. I motivi di questo blitz sono chiari e vanno ricercati nella natura stessa della clinica. Si tratta infatti di una struttura interamente gestita da orientali e che si rivolgeva esclusivamente a uomini e donne cinesi. Secondo le indagini si erano procurati una clientela attraverso il passaparola e sulla rete, promuovendo i loro servizi su siti internet scritti completamente in lingua cinese.

Polizia irrompe in clinica durante un’intervento: scattano le manette

I responsabili promettevano la realizzazione di servizi estetici costosi e molto invasivi: come mastoplastiche additive, liposuzioni, addominoplastiche e tanti altri interventi. La clinica (dopo il pagamento di una cifra di migliaia di euro), prometteva anche il trasporto del cliente e un’accurata attenzione post operatoria, con controlli di routine. Un’offerta decisamente sospetta, che ha fatto scattare le verifiche. La Divisione amministrativa della Questura di Roma ha controllato il tutto ed ha fatto chiarezza, scoprendo che i responsabili della struttura operavano in locali completamente diversi da quelli autorizzati dalla Regione Lazio. Non avevano le certificazioni sanitarie necessarie e non erano minimamente abilitati per quel tipo di interventi.

Polizia irrompe in clinica durante un’intervento: scattano le manette – roma.cityrumors.it

Nonostante non potessero realizzarli, i medici operavano e lo facevano grazie ad una struttura ben organizzata. Erano presenti in sede un chirurgo, degli anestetisti, del personale medico che si occupava di tutte e funzioni legate al pre e post intervento, degli infermieri e una sala operatoria. Una volta accertata l’irregolarità della struttura e dei servizi offerti,  gli agenti della Divisione Amministrativa e della Polizia Scientifica hanno fatto scattare un blitz. Sono entrati nella clinica proprio mentre un chirurgo si era preparato per l’intervento: aveva guanti, mascherina e stava prendendo in mano il bisturi per iniziare; nella sala operatoria erano presenti i ferri chirurgici, i macchinari per l’anestesia, le bombole di ossigeno e i medicinali, pronti per essere utilizzati e sul lettino c’era già una paziente, pronta a sottoporsi all’operazione-

La donna aveva sborsato ben seimila euro per sottoporsi ad un’operazione di addominoplastica. Stava per essere sedata e quando ha visto entrare gli agenti, ha pensato per un attimo di essere già nel mondo dei sogni. E’ stata invece trascinata in una realtà diversa: i controlli hanno confermato che la donna era irregolarmente sul territorio italiano ed è stata subito accompagnata presso l’Ufficio immigrazione della Questura di Roma per approfondire la sua situazione. Il Questore ha disposto per lei l’ordine di allontanamento dall’Italia. Gli inquirenti hanno poi fatto luce sull’attività della clinica ed hanno scoperto che da oltre sei mesi eseguiva con regolarità degli interventi di chirurgia estetica molto rischiosi: senza le autorizzazioni sanitarie obbligatorie e con una forte percentuale di rischio per i pazienti. La Polizia ha sequestrato l’intera struttura e ora cercherà di fare luce su tutti gli interventi eseguiti in passato; per capire le condizioni dei pazienti che si sono rivolti a loro e provare a quantificare il giro d’affari che era stato creato. Il provvedimento di sequestro è stato convalidato dall’Autorità giudiziaria.

 

Paolo Colantoni

Amo scrivere, raccontare e leggere. Adoro i film, le serie poliziesche e la musica. Ho cantato con Michael Jackson (ho le prove) e collaborato con testate nazionali (Libero, Corriere dello Sport, Tuttosport e Radio 101), regionali (Rsa, Radio Incontro Olympia, Teleroma 56), siti e riviste. Enzo Biagi diceva che il giornalista è un “testimone dei fatti”. Noi proviamo ad esserlo della realtà di oggi.