Intorno alla mezzanotte un capannone nei pressi di via Pieve Torrina ha preso fuoco. I social non hanno dubbi: “Ecco cosa è successo veramente”
Momenti di paura nella capitale. Un incendio di grandi dimensioni si è infatti sviluppato all’interno di un capannone industriale in zona Tiburtina, a due passi dal Grande Raccordo Anulare. Le fiamme hanno avvolto in pochi secondi l’edificio e tutto ciò che conteneva. Intorno alla mezzanotte i vigili del fuoco sono arrivati sul posto ed hanno cercato di spegnere l’incendio, che ha distrutto tutto il prefabbricato. L’incendio ha scatenato i social. Un consigliere del quarto Municipio (che si trova a due passi dal luogo) ha effettuato una diretta Facebook, proponendo le immagini del rogo. Alcuni utenti, nei commenti, hanno evidenziato una terribile coincidenza, che molti hanno identificato come la possibile causa dell’incendio.
“Se davvero è andata così, sarebbe terribile”, hanno scritto alcuni utenti nei commenti, dopo aver letto le prime ipotesi sulla natura dell’incendio. La zona, fortunatamente, non presenta abitazioni: si tratta infatti di una parte della città adibita a zona industriale, con numerosi capannoni, fabbriche e attività commerciali. Nei pressi è presente la sede del IV Municipio, così come alcuni negozi. L’assenza di abitazioni ha permesso ai responsabili delle forze dell’ordine, di evitare di far sfollare gli edifici limitrofi ed agire in sicurezza.
L’incendio si è sviluppato intorno alle 23.30, nel capannone situato in Via Scorticabove 154, in zona Tiburtina, in corrispondenza con Via Pieve Torina. La zona, che si trova a due passi dall’uscita Tiburtina del Grande Raccordo Anulare, in direzione Roma Centro, è formata da numerose fabbriche. L’edificio che è andato a fuoco era occupato dalla ditta Barone Autotrasporti. Al suo interno erano presenti numerosi furgoni e automezzi. Nei minuti in cui l’incendio si è divulgato, si sentivano in modo chiaro i rumori dei vetri che scoppiavano e il tipico odore delle macchine che andavano a fuoco. L’incendio ha interessato un’area di circa 3.000 metri quadrati, bruciando una vasta quantità di materiali di varia natura. I vigili del fuoco sono prontamente intervenuti per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area.
Attualmente sono in corso le operazioni di verifica per determinare con precisione quali siano stati i beni e le merci distrutti dall’incendio. Fortunatamente, non si registrano feriti tra le persone. Tuttavia, le autorità competenti stanno ancora indagando sulle cause che hanno innescato il rogo, al fine di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e individuare eventuali responsabilità. I danni materiali sembrano essere ingenti, considerata l’ampia superficie interessata dalle fiamme. Sarà necessario un attento lavoro di stima e quantificazione delle perdite, in modo da avviare le procedure di risarcimento e di rimessa in sesto dell’area colpita.
Come si è sviluppato l’incendio? Come detto, gli investigatori stanno cercando di appurarlo. Nel frattempo, molti utenti hanno provato a dare una loro versione dei fatti, ipotizzando una causa. Molti cittadini del luogo, intervenendo nella diretta Facebook del consigliere del quarto municipio Fabrizio Montanini, che ha ripreso i concitati attimi in cui il capannone prendeva fuoco, hanno trovato molto strana, la coincidenza tra l’incendio e alcuni fuochi artificiali che erano stati fatti esplodere pochi minuti prima nei pressi dell’area. “La cosa particolare è che in contemporanea, ci sono stati i fuochi pirotecnici ed è divampato l’incendio…“, ha scritto una donna. “Se fosse davvero così, sarebbe terribile”, ha sentenziato un altro.
L’incendio ha provocato la formazione di una lunga nube nera. “Questa mattina presto è arrivato il fumo e la puzza di gomma bruciata fino ad Anzio Nettuno il sole era coperto dal fumo nero”, ha scritto un utente. Segnalazioni di questo tipo sono arrivate anche in numerosi quartieri della città: da Don Bosco a Cinecittà, fino all’Eur. Anche alcune persone che abitano nella zona di Guidonia Montecelio hanno segnalato la nube e il forte odore di bruciato. “Ogni giorno una nuova…e ci respiriamo come sempre il veleno..”, ha evidenziato un utente. “Io abito a Marcellina – ha scritto un altro – e il fumo si vedeva benissimo anche qui”.