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Cronaca Roma

Licei occupati, si valutano sospensioni e 5 in condotta: intanto un preside chiede i danni ai genitori

Nelle ultime settimane decine di istituti romani hanno visto tornare le occupazioni da parte di gruppi di studenti, ma ora si sta valutando provvedimenti esemplari

Nello scorso weekend i più importanti e noti licei della Capitale si sono trovati davanti l’autogestione degli studenti. Entrati di soppiatto nella notte negli istituti, decine di ragazzi hanno cominciato la cosiddetta occupazione per qualche diritto da rivendicare, ma soprattutto impedendo il regolare svolgimento delle lezioni e il tutto a pochi giorni dalle vacanze natalizie che anche quest’anno saranno abbastanza corpose visto che le scuole rimarranno chiuse dal 22 dicembre all’8 gennaio.

Le occupazioni nei licei dividono anche gli studenti – Roma.Cityrumors.it –

 

Il blitz era arrivato in contemporanea con una tempistica che sembrava studiata a tavolino, tra le due e l’alba al Virgilio, al Righi, al Manaraall’Archimede, all’Aristofane, al Tasso, al Mamiani, al Morgagni e al Vittoria Colonna, centinaia di studenti hanno invaso le aule e bloccato i cancelli perché nessuno potesse entrare al suono della prima campanella.

Il ritorno delle “occupazioni” nelle scuole

Sono tornate le giornate autogestite dagli studenti che hanno bloccato di fatto le lezioni dei più noti istituti romani, ma questa volta non tutti sono d’accordo sulle cosiddette occupazioni. Infatti non soltanto molti studenti avrebbero preferito continuare il normale corso della didattica, ma questa volta sono gli stessi presidi degli istituti presi di mira dalle manifestazioni ad aver pensato a provvedimenti esemplari. E le polemiche ancora una volta si stanno facendo sentire. Alcuni degli istituti coinvolti come il Virgilio, il Morgagni, il Colonna, il Tasso, il Mamiani e il Manara, stanno pensando a iniziative per disincentivare queste azioni, mentre il Righi si è già distaccato dal movimento. In assenza di nuove normative, le scuole si affidano ai regolamenti attuali per gestire la situazione. Si prevede che, una volta terminata l’occupazione, i dirigenti scolastici valuteranno eventuali danni e atti vandalici. Gli studenti riconosciuti come partecipanti dovranno affrontare varie conseguenze, che vanno dalla sospensione al risarcimento dei danni. E dopo una settimana di corsi e workshop alternativi, non sono pochi quelli che, tra altri studenti, genitori e stessi professori, hanno cominciato a pensare alle potenziali conseguenze di queste occupazioni. Alcune decisioni assunte dai dirigenti scolastici sono state ferme e dalle conseguenze importanti.

Richiesta di eventuali risarcimento danni – Roma.Cityrumors.it –

 

Dalla sospensione al risarcimento danni

I presidi infatti sono sul piede di guerra e se nelle ultime due settimane a Roma sono stati oltre nove gli istituti scolastici occupati dagli studenti, i dirigenti scolastici questa volta hanno deciso di ricorrere alle contromisure: dalle sospensione di almeno 5 giorni agli studenti che hanno aderito all’occupazione, all’allontanamento da 3 a 10 giorni, mentre la sanzione più dura è quella adottata dal preside del liceo Manara, dove è previsto il risarcimento dei danni, oltre a un massimo di 15 giorni di sospensione. Clamorosa poi la decisione comunicata dalla dirigente scolastica del liceo Mamiani, uno dei più importanti e famosi della Capitale. Secondo la preside infatti, l’occupazione messa in atto dagli studenti starebbe mettendo a rischio addirittura i fondi del Pnnr previsti per la scuola. “La protratta occupazione”,  spiega la dirigente Tiziana Sallusti,sta facendo danni importanti non solo ai ragazzi con molti giorni di lezione persi, quanto anche all’ufficio di segreteria che non più svolgere il proprio lavoro amministrativo contabile. Il termine ultimo per le scadenze contabili da rispettare infatti, è il 15 dicembre. E se il liceo non riuscirà a rendicontare e a rispettare le scadenze previste perderà i fondi. Saranno quindi i genitori a pagarne i danni che ammontano a “64mila euro”?