Una donna ha lasciato l’urna con le ceneri del padre di fronte ad un cassonetto, vicino alla sua abitazione. Quando i Carabinieri lo hanno scoperto, è accaduto di tutto
Era un normale giro di controllo, nel quartiere Centocelle, alla periferia Est di Roma. Una pattuglia dell’Ama, stava girando tra i vicoli della zona, raccogliendo i rifiuti, quando si è trovata di fronte ad una scena che ha colpito tutti. Vicino ad un cassonetto della spazzatura i responsabili dell’Ama hanno trovato un oggetto che, a prima vista, sembrava un urna funeraria. Avvicinandosi hanno avuto la certezza che si trattava proprio delle ceneri di una persona, che qualcuno aveva deciso di abbandonare in mezzo alla strada. E in un luogo certamente poco consono.
Il ritrovamento è stato effettuato in viale della Primavera, all’angolo con via Fontechiari. Non lontano da un grande Centro Commerciale e da un supermercato Eurospin. Una zona particolarmente affollata. L’urna era appoggiata al fianco di un secchione della spazzatura. I responsabili Ama si sono subito accorti che c’era una targhetta di ottone, sulla quale era inciso il nome della persona. Si trattava di un uomo morto nel 2005. Hanno subito chiesto lumi ai Carabinieri, che in pochi minuti ha trovato i dati del defunto, consultando il database dei certificati di morte.
Gli agenti hanno scoperto tutte le informazioni sull’uomo. E sulla figlia, che risultava essere residente in una casa non lontana . La donna, di 56 anni, ha ricevuto la visita degli agenti delle forze dell’ordine, che le hanno chiesto spiegazioni. La sua risposta ha spiazzato tutti. In un primo momento ha provato a fingere di non saperne nulla: “O mio Dio… ma come è possibile che l’urna sia finita proprio li”, ma poi incalzata dagli agenti è crollata. La 56enne aveva tenuto le ceneri del papà per 18 anni nella sua abitazione, ma ad un certo punto non ha più retto alle emozioni ed ha deciso di sbarazzarsi dell’ingombrante presenza del padre.
“Non me la sentivo più di tenere l’urna in casa”, ha detto, con grande nonchalance ai militari, che non hanno potuto evitarle una denuncia per dispersione di ceneri non autorizzata (art 411 del Codice Penale). Alla donna è stata comminata una multa salata e, soprattutto, è stata costretta a riprendere in mano le ceneri del padre che le sono state nuovamente consegnate, insieme ad una diffida che ora la obbliga a conservarle o smaltirle secondo modalità di legge. Le norme, infatti, non vietano esplicitamente di tenere le ceneri in casa, ma non lo consentono neppure in modo permanente. E ora che il caso è tracciato, la donna dovrà disfarsene, affidandole al cimitero o disperdendole. Di certo, però, non al cassonetto.