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Cronaca Roma

Incidente a Casal Palocco: le prime indiscrezioni sulla perizia

Spuntano le prime indiscrezioni sulla perizia commissionata dai pm sull’incidente di Casal Palocco in cui ha perso la vita un bimbo di 5 anni

Andava come un bolide in posta la Lamborghini guidata dallo youtuber Matteo Di Pietro mentre lo scorso 14 giugno percorreva via di Macchia Saponara, a Casal Palocco, poco prima dell’impatto con la Smart Forfour su cui si trovava il piccolo Manuel poi morto nell’incidente.

Emersi i primi dati sull’incidente di Casal Palocco – Roma.cityrumors –

Vanno avanti le indagini per accertare la reale dinamica dei fatti e quindi le responsabilità sul tragico incidente che a inizio estate ha funestato il quartiere alle porte di Roma. Sono cominciate infatti le analisi della scatola nera della Maserati, dati che poi verranno confrontati con le telecamere a circuito chiuso istallate nei paraggi.

Velocità troppo elevata

L’incidente di Casal Palocco, che lo scorso giugno ha causato la morte del piccolo Manuel di appena 5 anni, sarebbe stato causato dall’alta velocità. Quello che finora era solo un semplice sospetto si è dunque trasformato in una certezza. Andava a oltre 120 km orari la Lamborghini guidata dallo youtuber Matteo Di Pietro mentre lo scorso  giugno percorreva via di Macchia Saponara, poco prima dell’impatto fatale con la piccola Smart Forfour. Ovvero, tre volte il limite consentito sul tratto di strada teatro del tragico. Al momento dello schianto con la Smart, invece, il tachimetro segnava 90 km all’ora. A renderlo noto Lucio Pinchera, l’ingegnere a cui gli inquirenti hanno affidato la consulenza. Queste le prime indiscrezioni emerse dall’ordinanza con cui il gip di Roma, Angela Gerardi, ha disposto gli arresti domiciliari per Matteo Di Pietro, il giovane indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni che era alla guida del suv Lamborghini.

Il giovane sotto inchiesta – Roma.citurumors –

Il tentativo disperato

Quando hanno visto la Smart ForFour su cui viaggiava il bambino di 5 anni che ha perso la vita, lo youtuber ha provato a frenare nel tentativo disperato di evitare l’impatto, una manovra che si vede benissimo nella telecamera di sorveglianza che ha immortalato la tragica sequenza. Quando la Smart ha inserito la freccia per svoltare in un punto consentito, la Maserati, nonostante un impianto frenante eccezionale, non è riuscita a evitare l’impatto. Se il dato dovesse essere confermato significherebbe che Matteo Di Pietro, attualmente indagato per omicidio stradale, prima di frenare avrebbe viaggiato, a un certo punto, a una velocità di quasi tre volte superiore al consentito. Visto che il limite su quella strada è di soli 50 km/h. Le indagini in corso possono contare su una grande quantità di dati. Quelli contenuti nelle scatole nere delle due auto, la Smart e la Lamborghini, la cui centralina fornirebbe rilievi molto dettagliati, le immagini di una telecamera di sorveglianza e la testimonianza del conducente di un autobus. Nell’ordinanza del Gip emerge anche un altro particolare inquietante, quello che alcuni dei passeggeri presenti all’interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità, una richiesta evidentemente disattesa da chi era al volante.