Subito danneggiata la panchina rossa contro la violenza sulle donne, inaugurata all’università la Sapienza di Roma alla presenza delle più alte cariche della giunta capitolina e dell’ateneo
Episodio increscioso quello accaduto stamane presso l’Università La sapienza di Roma. Una panchina rossa, uno dei simboli contro la violenza sulle donne, era stata installata con una cerimonia nell’ambito dell’iniziativa “Amami e basta” voluta dal Comune di Roma e dalla società sportiva As Roma. Ma poco dopo il termine della cerimonia un gruppo di persone, evidentemente contrarie alla manifestazione, ha distrutto la panchina.
Fino al 3 dicembre scorso erano 109 le donne uccise in Italia, un dato che purtroppo va aggiornato quotidianamente. Lo studio elaborato dal Servizio analisi criminale prende in esame i dati che vanno da gennaio a settembre 2023, oltre quelli del biennio 2021-22. Nei primi nove mesi dell’anno le vittime donne degli omicidi volontari commessi in Italia sono aumentate del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Doveva rappresentare un segnale importante. Doveva essere la doverosa presa di coscienza proprio in un luogo frequentato dai giovani che rappresentato il nostro futuro, si è trasformato in un ulteriore episodio contrario che deve comunque far riflettere bene sul periodo che stiamo vivendo e la società che stiamo portando avanti. Tutto era cominciato in mattinata in piazza della Minerva, proprio nel cuore dell’Università la Sapienza di Roma. L’iniziativa che vedeva presenti il sindaco, Roberto Gualtieri, la presidente Celli e la rettrice Polimeni e, in rappresentanza della As Roma, la Ceo Lina Souloukou e Leonardo Spinazzola, voleva segnare un ulteriore passaggio della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne che giorno dopo giorno fa segnare numeri impressionanti. Proprio la società giallorossa aveva deciso di donare una panchina di colore rosso, il colore simbolo del femminicidio, per un evento dal nome ‘Amami e basta’ organizzato proprio dall’ateneo che, però, a quanto pare nelle modalità e nelle finalità non è piaciuto a un gruppo di manifestanti.
Già durante il taglio del nastro inaugurale il gruppo di manifestanti aveva fischiato l’iniziativa, ma al termine della cerimonia, neanche 30 minuti dopo, la panchina, o quello che ne restava, è stata immortalata completamente smontata e fatta a pezzi dentro il cestino della spazzatura del parco. Immagini pubblicate su profilo Instagram da Zaum Sapienza (Zone Autonome Università e Metropoli), che immediatamente hanno fatto il giro del web. “Questo è quello che ne pensiamo delle vostre panchine rosse”. Una ulteriore storia successiva mostra le assi dentro un cestino della spazzatura con la didascalia ‘panchine rosse? Nell’indifferenziata’. I responsabili dell’atto vandalico sono stati identificati dalla Digos che sta svolgendo ulteriori indagini.