Cosa succede a chi si bagna all’interno della Fontana di Trevi? A quanto ammonta la multa che si è costretti a pagare? La risposta definitiva
Il caldo asfissiante che si è abbattuto sulla capitale in questi giorni ha portato milioni di romani ad inventarsi i metodi più ingegnosi per cercare di affrontarlo e sconfiggerlo. Molti hanno deciso di affollare le piscine (sfruttando anche le promozioni create), altri si sono trasferiti al mare. Alcuni hanno preso scelte sbagliate, che si sono rivelate drammatiche: come l’uomo che per combattere un’ondata di calore aveva deciso di mettere la testa dentro al frigorifero, ed è stato ritrovato senza vita dalle forze dell’ordine.
Per sconfiggere il caldo, c’è anche chi ha deciso di fare un bagno all’interno della Fontana di Trevi. Un pò per trovare refrigerio, un pò per ripetere le immagini più iconiche di alcuni film, o semplicemente per cercare un pò di visibilità (come è accaduto ad un influencer, che a giugno ammise di essersi tuffata solo per racimolare qualche like e guadagnare qualche followers in più), la cronaca cittadina è piena di episodi simili: uomini e donne (per la stragrande maggioranza turisti), che si bagnano all’interno del Fontanone, spesso inseguiti e braccati dalle forze dell’ordine. Cosa succede a chi viene “pescato” (nel vero senso della parola) all’interno della Fontana? A quale tipo di sanzione vanno incontro? A quanto ammonta la multa da pagare?
L’ultimo caso, si è verificato ieri, lunedì ventisei agosto. Una donna è stata bloccata dagli agenti della polizia locale di Roma Capitale mentre si stava immergendo nella Fontana di Trevi. Si trattava di una una donna, italiana di cinquanta anni. L’episodio è accaduto nel tardo pomeriggio. Erano da poco passate le ore diciassette, quando gli agenti della polizia locale, impegnati nei quotidiani servizi di vigilanza nell’area di Piazza di Trevi, hanno individuato e fermato la 50enne, che stava immergendo entrambe le gambe nella fontana. Alla donna è stata applicata una sanzione pecuniaria di 450 euro, oltre all’ordine di allontanamento imposto dalle autorità.
La somma di 450 euro equivale quindi alla cifra stabilita dal regolamento di polizia urbana, che dovranno pagare le persone che si gettano nella Fontana di Trevi. Una cifra che però non si somma a fine anno a quanto viene raccolto all’interno della struttura e che viene consegnato alla Caritas di Roma. Nel 2022 si registrò una cifra record: oltre trentatremila chili di monete, che corrispondevano a 1.432.953,74 euro. “Si tratta – spiegò il direttore della Caritas Trincia – di un record da quando gestiamo i fondi”. Somma battuta lo scorso anno, quando vennero raccolti oltre un milione e seicentomila euro. Soldi che vengono poi destinati ai più bisognosi, e ai quali si sottrae solo un sei per cento per i costi di gestione della raccolta.