Ennesimo caso di truffa subita da un’anziana nella capitale. La donna è stata raggiunta da un finto avvocato e gli ha consegnato una cifra super. Ma poi…
Quando ha sentito bussare alla porta della sua abitazione, in un quartiere periferico di Napoli, non si aspettava di trovare dall’altra parte una pattuglia dei Carabinieri, arrivati appositamente per arrestarlo dopo che era stato emesso un mandato di cattura ai suoi danni dalla Procura di Roma. L’uomo non credeva che l’anziana che aveva truffato, fosse in grado di riconoscerlo e di denunciarlo.
A finire in manette è un 33enne di Napoli, accusato da un’anziana di Roma. La donna era stata truffata e aveva consegnato nelle mani del malvivente una cifra di 8000 euro e gioielli per circa 10.000 euro. L’uomo è stato denunciato per estorsione e furto aggravato. Aveva costretto l’anziana a consegnargli tutti i suoi averi con un trucco, sfruttando l’ingenuità e la buona fede della donna. L’ennesimo caso di truffa nei confronti delle persone anziane. Con un espediente che le forze dell’ordine ormai conosco molto bene.
Da tempo le autorità hanno lanciato l’allarme sulle truffe perpetrate ai danni di persone sole e di una certa età. Le più vulnerabili e facilmente condizionabili. Nel caso dell’anziana romana, la donna ha ricevuto una telefonata di un sedicente avvocato (un complice dell’uomo che la Polizia sta cercando) che la informava del coinvolgimento della figlia in un grave incidente. “Sua figlia è responsabile di un brutto episodio ed ha rischiato di uccidere un’altra persona. Si era distratta al volante. Abbiamo convinto la donna coinvolta nell’incidente a non sporgere denuncia, ma servono dei soldi. Verrà un mio collega a prenderli direttamente da lei”.
Telefonate che, molto spesso, fanno breccia nel cuore di mamme o nonne, che per evitare ulteriori conseguenze e denunce (minacciate dai truffatori), decidono a titolo risarcitorio di pagare la cifra che viene loro intimata. Il 33enne napoletano si è così presentato in casa dell’anziana e l’ha convinta a consegnargli una cifra superiore agli 8000 euro in contanti più gioielli (“necessari per convincere la donna che ha subito l’incidente a non sporgere denuncia”) per circa 12000 euro. L’anziana non ha fatto storie, ma dopo qualche minuto ha capito di essere stata truffata. E quando ha telefonato alla figlia, chiedendole lumi sul suo presunto incidente, si è convinta a fare denuncia.
La donna si è rivolta alle autorità ed ha fatto immediatamente scattare l’indagine, coordinata dalla Procura di Roma. E’ stata molto precisa nel descrivere l’uomo. I militari si sono immediatamente mossi. Dopo aver verificato ogni auto passata sotto le telecamere nelle ore compatibili con il compimento del reato, hanno notato un’Opel Corsa intestata ad una società di Leasing campana, decidendo, pertanto, di approfondire i controlli. L’autovettura è stata monitorata in tutta Italia nei giorni successivi, tanto che, nei pressi di Frosinone, durante un ordinario controllo di polizia, era stato identificato un cittadino napoletano di 40 anni con numerosi pregiudizi per reati contro il patrimonio.
Gli investigatori, pertanto, hanno seguito tutti i suoi movimenti, rintracciando una telecamera in via Dante che l’aveva effettivamente ripreso in una zona compatibile con l’abitazione della donna. L’uomo è stato riconosciuto dagli operatori grazie anche ad alcuni tatuaggi visibili ed è stato riconosciuto dalla vittima nei giorni successivi. I gravi indizi raccolti a carico dell’uomo hanno portato all’emissione del provvedimento. La scorsa mattina, i carabinieri della stazione Roma Aventino hanno rintracciato l’indagato presso la sua abitazione di Napoli e lo hanno arrestato, conducendolo nel carcere di “Napoli – Poggioreale”.
La Polizia di Stato ha realizzato un vero e proprio vademecum sui comportamenti da tenere ed evitare quando qualcuno si presenta ipotizzando qualche reato o chiedendo somme in denaro. È fondamentale non aprire mai la porta a sconosciuti che non siano in grado di identificarsi compiutamente, anche se vestono un’uniforme o assumano l’aspetto di distinti professionisti. Prima di aprire la porta di casa è necessario ricevere concrete rassicurazioni, ricordandosi che nessun operatore delle forze dell’ordine o di altre pubbliche amministrazioni è autorizzato ad acquisire del denaro contante direttamente dal cittadino. Se qualcuno viene contattato per gestire le conseguenze di gravi incidenti in cui sarebbero rimasti coinvolti dei congiunti, non bisogna farsi prendere dal panico e chiamare immediatamente le forze dell’ordine per verificare la veridicità delle affermazioni. Per qualunque problema, non si deve esitare a chiamare il 112 e, qualora ci si accorga di essere stati vittime di un raggiro, è fondamentale denunciare tempestivamente e senza riserbo.