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Cronaca Roma

Evacuazione di massa a Viterbo: trovata bomba di 2000 kg di tritolo

Tra 48 ore, quasi 40mila persone saranno costrette a lasciare le proprie abitazioni per consentire il disinnesco di un gigantesco ordigno bellico rinvenuto inesploso

“Bomba-day”. E’ stato ribattezzato così il prossimo 7 maggio, quando nella città della Tuscia verranno evacuate 36mila persone dalle loro case e allontanate per permettere agli artificieri dell’esercito di mettere in sicurezza un ordigno inesploso, residuato della Seconda Guerra Mondiale, e ritrovato durante gli scavi per la costruzione di un nuovo edificio residenziale. Una situazione potenzialmente molto pericolosa ecco perchè la giunta comunale ha dovuto prendere questa importante decisione.

I bombardamenti su Viterbo – Romacityrumnors.it –

 

La città di Viterbo fu occupata dalle truppe tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale fino al 1943. La notte del 17 gennaio 1944, collateralmente alle operazioni di supporto dell’imminente sbarco americano a Nettuno, gli Alleati attaccarono la stazione di Porta Fiorentina e le bombe cadute in tutta la zona circostante causarono molti morti. Seguirono altri bombardamenti via via più diradati con il migliorare della situazione sul fronte a sud di Roma, fino ad arrivare all’ultima fase delle incursioni aeree su Viterbo.

Una bomba molto pericolosa

Un’operazione mai vista prima. Saranno quasi quarantamila infatti i viterbesi che, il prossimo 7 maggio dalle ore 9:00, verranno evacuati dalle loro case, per consentire agli artificieri di neutralizzare la bomba della seconda guerra mondiale ritrovata inesplosa in un cantiere edile della città dei Papi, in via Alcide De Gasperi. La macchina organizzativa della sicurezza, prevista proprio per questi casi, si è subito messa in moto, con il prefetto Gennaro Capo, l’amministrazione guidata dalla sindaca Chiara Frontini, le forze di polizia e l’Esercito che hanno lavorato affinché l’ordigno venisse immediatamente messo in sicurezza. E’ stata istituita una vera e propria zona rossa in città, che risulterà totalmente interdetta alla popolazione nell’attesa che l’ordigno venga messo in sicurezza. I quartieri totalmente sgomberati sono Paradiso, Cappuccini, Murialdo, Ellera, Pilastro e Palazzina, ma anche tutto il centro storico e la frazione della Quercia. Sarà evacuata quasi totalmente Santa Barbara, una parte di Santa Maria in Gradi e Mazzetta, Villanova nella zona più vicina al centro storico.

La gigantesca bomba inesplosa – Romacityrumors.it –

 

Uno dei tanti raid aerei

Il gigantesco ordigno inesploso, dal peso di 4mila libbre, ossia circa 2000 kg, appartiene alla categoria delle bombe d’aereo, nello specifico il modello inglese MIK IV. Una delle migliaia di bombe sganciate dalle “fortezze volanti”, per proteggere lo sbarco degli alleati a Nettuno, propedeutico alla liberazione dell’Italia dai Nazisti. Alla fine dei bombardamenti i danni stimati per la città della Tuscia ammontavano, secondo il Genio Civile, a circa 500 milioni di lire dell’epoca, e furono centinaia le persone rimaste vittime delle terribili esplosioni. La potenza dell’ordigno inesploso è potenzialmente enorme, ecco perchè è stata presa questa decisione così drastica dalle autorità preposte. Tutti i residenti dovranno lasciare le loro abitazioni e tutte le attività che si trovano nella “zona rossa” saranno sospese: un’ordinanza sindacale ha infatti disposto la chiusura delle scuole, degli esercizi commerciali e delle strutture sanitarie che ricadono nell’area.