Importante operazione da parte degli agenti delle forze dell’ordine che oggi hanno arrestato un uomo di origine sudamericana con un mandato di cattura internazionale
Si trovava presso un Bed and Breakfast del centro di Roma, l’uomo di origine peruviane arrestato oggi dalla Polizia. Gli investigatori dei commissariati Viminale e Celio sono intervenuti presso una struttura ricettiva in via Nazionale che aveva segnalato la presenza di un uomo colpito da un mandato di arresto internazionale.
Non è la prima volta che le forze dell’ordine eseguono un arresto nella Capitale di un uomo colpito da un mandato di arresto internazionale. Un paio di mesi fa, a inizio marzo, era stato arrestato un pericoloso narcotrafficante di origine dominicana di 53 anni. Santos Medina Familia era un ufficiale della polizia dominicana, inserito nella lista dei 100 soggetti più pericolosi per traffico di sostanze stupefacenti. Appena messo piede sul territorio nazionale, il narcotrafficante dominicano è stato preso in consegna dai militari della Guardia di Finanza e dal personale della Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino.
Era in fuga da settimane. Ricercato in ambito internazionale per il reato di frode, era arrivato nella Capitale convinto di nascondersi tra le migliaia di turisti che quotidianamente affollano la Città Eterna, ma all’alba ha avuto un brusco risveglio. Gli investigatori della Polizia di Stato dei commissariati Viminale e Celio sono infatti andati a prelevarlo in via Nazionale, presso una struttura ricettiva, dopo che la sua presenza era stata segnalata alle autorità competenti. E’ finita quindi in un normalissimo B&B della Capitale, la latitanza di un cittadino peruviano di 44 anni colpito da un mandato di arresto internazionale. Una brillante operazione conclusa grazie alla collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale.
Le autorità peruviane lo ricercavano perché l’uomo era stato condannato a una pena di 10 anni di reclusione per i reati di frode, delitto contro la fede pubblica e utilizzo di documento falso. Gli agenti, una volta rintracciato, lo hanno identificato e, a seguito di ulteriori accertamenti presso gli uffici di Polizia, hanno accertato che era la stessa persona su cui gravava il mandato di arresto europeo emesso dalle autorità peruviane lo scorso 26 Aprile. In particolare, il 44enne, dopo aver contraffatto un documento privato, avrebbe acquisito azioni societarie gratuitamente dal fratello deceduto. Ora l’uomo, dopo aver provato a fuggire dalla giustizia, è stato rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli in attesa di essere estradato e finire di scontare la pena inflittagli nel suo paese d’origine.