Il conduttore tv aveva assunto posizioni molto critiche nei confronti dei tassisti in numerose trasmissioni televisive. “Lei non è il benvenuto sul mio taxi. Può scendere”
Una vicenda clamorosa, che sta facendo il giro del web. Un tassista si è rifiutato di far salire a bordo della sua vettura un noto conduttore televisivo, candidato alle prossime elezioni europee. Il motivo? Nelle scorse settimane, aveva assunto posizioni molto dure nei confronti della categoria e del loro modus operandi. In particolare, dopo l’ultimo sciopero indetto, aveva definito in maniera piuttosto aspra l’approccio dei tassisti rispetto all’ipotesi di una maggiore concorrenza, definendo la loro posizione “medievale” e sottolineando la loro riluttanza ad adeguarsi ai tempi e alle mutate esigenze della società moderna.
Questa accesa presa di posizione aveva inevitabilmente suscitato forti reazioni e malumori all’interno della categoria dei tassisti, la quale aveva percepito tali dichiarazioni come un attacco diretto ai propri interessi e alla propria identità professionale. Così quando ieri si è presentato davanti ad una vettura, chiedendo di essere trasportato, ha dovuto ingoiare una risposta negativa. Un rifiuto che l’ha mandato su tutte le furie.
Il protagonista di questa vicenda è Alessandro Cecchi Paone, giornalista, conduttore televisivo e candidato alle elezioni per il Parlamento Europeo per gli Stati Uniti d’Europa. Cecchi Paone si è trovato tristemente respinto da un tassista di Roma, il quale si è categoricamente rifiutato di consentirgli l’accesso al suo veicolo. A ribadire ciò che è successo è stato il Codacons, attraverso un lungo comunicato: “Ancora uno scandalo investe i tassisti della capitale. Ieri infatti il conducente di una auto bianca ha rifiutato di far salire a bordo il noto giornalista e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone, giustificando il rifiuto con le posizioni critiche espresse da Cecchi Paone verso la categoria dei taxi”.
L’episodio, avvenuto alle quindici e quaranta di ieri, mercoledì cinque giugno, è stato ripreso dalla telecamera installata sullo stesso taxi: il video è stato poi fatto girare sui social, probabilmente dallo stesso tassista, protagonista de rifiuto. Le immagini mostrano Alessandro Cecchi Paone fermare il taxi: il conducente rallenta, si ferma, apre la portiera per permettere al cliente di entrare, ma una volta riconosciuto il giornalista impone l’alt ed esclama: “A lei mi dispiace non la voglio prendere perché parla male dei taxi. Vada a piedi!”. “Uber vi massacrerà”, si sente rispondere Cecchi Paone. “Perfetto – ribatte il tassista – ma lei adesso vada a piedi”.
Le immagini proseguono con l’auto che si allontana lungo le vie del centro di Roma. “Un video che mostra anche i codici con i riferimenti della vettura responsabile del grave episodio, e che ora sarà oggetto di un formale esposto da parte del Codacons”, tuona l’’associazione dei consumatori. Che depositerà domani una denuncia “alla Polizia Locale di Roma Capitale, alla Procura della Repubblica e al Campidoglio, chiedendo di individuare il tassista autore del grave gesto e procedere per il reato di interruzione di pubblico servizio, elevando le sanzioni previste dalla normativa vigente e valutando gli ulteriori provvedimenti disciplinari da intraprendere, compresa la sospensione della licenza”.
Il diretto interessato ha spiegato la sua versione dei fatti ai microfoni di Notizie.com: “E’ stato davvero un episodio poco piacevole, soprattutto perchè i tassisti di Roma mi conoscono tutti benissimo perchè io arrivo ad utilizzare anche sei taxi al giorno per i miei spostamenti lavorativi per la città e come me ovviamente anche tante altre persone e questa cosa si è automaticamente ritorta contro la categoria non solo dal punto di vista dell’immagine, ma anche perchè io utilizzo l’app dedicata per chiamare le auto bianche che quando il servizio non è rapido, gira la richiesta a Uber che manda una sua macchina”. Come si può quindi migliorare quindi il servizio dei Taxi a Roma? “Dobbiamo andare verso il futuro come si fa in tutte le città più importanti europee, dichiara ancora il giornalista, “è fondamentale abbandonare il vecchio approccio al servizio pubblico e automatizzarlo, integrandolo al nuovo che avanza grazie alle nuove tecnologie, senza penalizzare nessuno. Integrare e non sostituire” conclude Cecchi Paone.