A soli 27 anni sta lottando tra la vita e la morte dopo essere stato colpito da un caso di meningite batterica che sta mettendo paura per la possibile diffusione
E’ in rianimazione da venerdì scorso, quando i medici del pronto soccorso che lo hanno preso in cura si sono resi conto della gravità della situazione. Difficile, al momento, comprendere come il ventisettenne abbia potuto contrarre l’infezione che ha causato l’infiammazione delle meningi. Il ragazzo, tra l’altro, non aveva nessuna malattia particolare o pregressa e, fino a venerdì, godeva di buona salute, ma ora c’è allarme per i possibili contatti avuti negli ultimi giorni.
La meningite è una grave malattia dovuta all’infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono il cervello. L’infiammazione di tali membrane si ripercuote proprio sulla corteccia cerebrale portando a gravi sintomi neurologici che possono portare alla morte oppure a postumi gravi come sordità, ritardo mentale, paralisi motorie, epilessia. La meningite può essere provocata sia da batteri sia da virus, quella più temibile è quella batterica dovuta principalmente a tre germi: emofilo tipo B, pneumococco, meningococco.
Un ragazzo, che godeva di ottima salute, ora si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Maria Goretti di Latina dopo essersi presentato nel tardo pomeriggio di venerdi scorso con i sintomi di una meningite batterica. La situazione del ventisettenne è andata rapidamente aggravandosi, tanto da costringere i familiari a contattare i soccorsi. Una volta arrivato presso il pronto soccorso dell’ospedale il paziente è stato rapidamente accolto dal personale medico che ha deciso immediatamente di intubarlo e sedarlo, viste le gravi condizioni di salute. Ora è scattato l’allarme nella zona per capire se si tratti di un caso isolato, comunque per ricostruire i movimenti e quindi le persone che nelle ultime ore hanno potuto avere eventuali contatti con il ragazzo.
La meningite non deve essere sottovalutata e può essere provocata sia da batteri sia da virus, quella più temibile è proprio quella batterica, che può essere anche facilmente trasmessa. In ospedale, il ragazzo ha ricevuto un trattamento con una terapia antibiotica mirata, in attesa di osservare la risposta del suo organismo anche perchè il protocollo di cura per le infezioni batteriche è preciso e ben definito. Ora non resta che attendere la risposta dell’organismo del ragazzo e quindi l’evoluzione delle sue condizioni cliniche. Di pari passo procede, anche con molta attenzione e scrupolosità da parte del dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria, il monitoraggio dei luoghi frequentati dal giovane prima che si sentisse male con la ricostruzione degli ultimi spostamenti, da un ristorante a una palestra, dagli amici visti alla stessa casa dove vive insieme ai genitori. Anche se restano al vaglio tutte le ipotesi è difficile al momento capire come il ventisettenne abbia potuto contrarre l’infezione.