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Cronaca Roma

Bimbo morto alle terme di Cretone: “Griglia di protezione tolta per velocizzare lo svuotamento e non pagare gli straordinari”

Continuano le indagini sulla tragedia delle Terme di Cretone, che ha visto vittima il piccolo Stephan. 

La piscina doveva essere svuotata entro le 20 e per far prima si toglieva la grata. A raccontarlo è stato l’avvocato di uno dei bagnini Alessandro Palomba, che è anche il sindaco di Palombara. Pare che i datori di lavoro non volessero pagare gli straordinari ai dipendenti del complesso termale.

Bimbo morto alle terme di Cretone: “Griglia di protezione tolta per velocizzare lo svuotamento e non pagare gli straordinari” (Ansa Foto) – roma.cityrumors.it

Il piccolo Stephan, di origini russe ma residente a Castel Madama, di otto anni è rimasto incastrato nel tubo di svuotamento della piscina principale durante lo svuotamento e la pulizia degli impianti. È stato trascinato nello scarico dalla forza della turbina. L’autopsia effettuata al Policlinico Casilino ha confermato che è morto per annegamento.

Stephan era stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco del comando provinciale di Roma, dopo che anche il padre ed altre persone avevano tentato di salvarlo.

Le indagini

Quella grata non si è mai vista”, ha dichiarato l’avvocato, come riporta Rai News. Nel registro degli indagati per omicidio colposo della Procura di Tivoli c’è il bagnino che assiste, un altro bagnino e i due amministratori della struttura. Prima della tragedia, intorno alle 18.20, all’altoparlante gli ospiti erano stati invitati ad uscire dall’acqua all’inizio dello svuotamento. Nessuno avrebbe visto persone in acqua.

I testimoni avrebbero confermato che l’annuncio era stato dato. Le terme restano sotto sequestro e nei prossimi giorni è previsto un ulteriore sopralluogo degli inquirenti e dell’Asl per capire se la griglia di protezione sia stata rimossa per velocizzare lo svuotamento, come affermato dal bagnino.

Musumeci convoca un tavolo

Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Monterotondo, coordinati dalla Procura di Tivoli. Sono stati ascoltati anche numerosi testimoni. Intanto il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci ha convocato un tavolo che si terrà nei prossimi giorni con i tecnici del settore per una verifica sulla normativa di sicurezza degli impianti.